QUAGLIARELLA, L'addio a Napoli visto dai vip

28.08.2010 15:47 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Mattino - Tuttonapoli.net
QUAGLIARELLA, L'addio a Napoli visto dai vip
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Anche tra i tifosi eccellenti che lavorano nel mondo dello spettacolo c’è fermento per la cessione di Quagliarella alla Juve. «Sono davvero dispiaciuto - sottolinea Nino D’Angelo - perché secondo me Fabio è uno dei migliori attaccanti italiani. E penso che, lasciandolo andare via, la squadra si sia indebolita. A questo punto, non capisco perché sia stato venduto pure Denis. Insomma, da tifoso, questo mercato del Napoli mi sembra un po’ strano, anche se finora Mazzarri e la società hanno dimostrato di sapere il fatto loro». Fa eco a D’Angelo il comico Biagio Izzo, che pone l’accento su un altro aspetto della vicenda: «Il problema più grande - spiega - deriva dal fatto che Fabio è napoletano e, come tale, per i tifosi era diventato un idolo. Insomma, è come un pezzo di cuore che se ne va. E per giunta alla Juve. Io che lo conosco bene, comunque, auguro all’amico Fabio ogni bene, perché so che, in cuor suo, negli scontri diretti tiferà sempre per il Napoli». Anche Peppino Di Capri si dice «dispiaciuto perché va via un napoletano che i tifosi avevano eletto a simbolo di questa nuova squadra». Però, il cantante allarga la sua analisi: «Non so come spiegarlo, ma Quagliarella mi ha sempre dato l’impressione - aggiunge - di non essersi inserito nel gruppo, quasi come se il fatto di essere titolare in Nazionale lo rendesse un po’ diverso».

Pure per l’attore Gino Rivieccio non è il caso di fasciarsi a testa: «Io che seguo il Napoli da 40 anni, ho assistito a cessioni ben più dolorose, peraltro sempre alla Juve: per esempio, quelle di Zoff o di Ferrara. Insomma, c’è di peggio. Anche perché non è che Quagliarella abbia entusiasmato. E poi, credo che tutta l’operazione sia stata avallata da Mazzarri, che adesso potrà contare su una squadra più in linea con le sue idee». Su una lunghezza d’onda simile è anche la showgirl Caterina Balivo, per la quale «nel calcio come nella vita nessuno è indispensabile. Quindi, se il Napoli ha deciso di vendere Quagliarella alla Juve - aggiunge - avrà avuto le sue buone ragioni, dal punto di vista tecnico e aziendale». È fortissima, invece, la delusione del regista teatrale e cinematografico Eduardo Tartaglia, per il quale «questa operazione non ha motivazioni né economiche né di strategia, ma va soltanto a interrompere un percorso di crescita e fa capire che il Napoli non potrà mai competere seriamente con le prime della classe. Infatti, una società di primo livello non dovrebbe mai rafforzare una diretta concorrente. Ma, evidentemente, questa mossa è l’ammissione di un orizzonte limitato e della voglia di restare nella medietà. La cosa triste è che così si spezzano i sogni dei tifosi prima ancora che la stagione abbia inizio, ponendo un chiaro limite alle ambizioni della squadra».