MOURINHO, Fiorentina difficile da incontrare
"Chi arriva in semifinale, vuole arrivare in finale, è normale. Ma la Fiorentina è difficile da incontrare, e poi il ritorno sarà solo in aprile, e non mi piace ma doveva essere così. Non sappiamo come ci arriveremo, non lo sappiamo per noi e nemmeno per loro. Giocare adesso l'andata e poi dopo due mesi il ritorno, è come giocare adesso il primo tempo di una gara, andare a casa, e tornare a fare il secondo tempo dopo due mesi, vedremo. Comunque vogliamo vincere domani, vogliamo un risultato che ci faccia arrivare ad aprile con una buona prospettiva di passare". Nella consueta conferenza stampa della vigilia, presenta così José Mourinho Inter-Fiorentina, gara valida per l'andata di semifinale di Tim Cup 2009-2010, in programma domani allo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro, a Milano (ore 20.45).
"Per quanto riguarda i convocati, sono tutti quelli a disposizione. Poi terrò ovviamente conto che abbiamo tre gare in otto giorni, quindi farò un po' di turn over. Anche se sappiamo che ci sono posizioni in campo dove non si può perché siamo contati. Chi giocherà? Lucio e Sneijder giocano, e pure Milito. Gioca anche Toldo, ma l'errore non è stato di Toldo comunque, ma di Silvino! (scherza e sorride, ndr)".
L'allenatore nerazzurro dà poi il benvenuto al nuovo arrivo MacDonald Mariga: "Sono soddisfatto del suo arrivo. È un'opzione in più a centrocampo, oggi si è allenato per la prima volta, sappiamo che è reduce da un infortunio, ma mi sembra in condizione di essere a disposizione. Non è un prodotto finito, mi piace per questo: perché è giovane, deve crescere, è per oggi ma anche per il futuro. Deve ancora lavorare tanto per arrivare al top ma mi piace. Serve per riequilibrarci. Simplicio e Ledesma? Mi auguro che siano felici".
A Mourinho viene poi chiesto un commento sul premio Panchina d'oro ieri consegnato a Massimiliano Allegri e non - come ha voluto sottolineare qualche giornalista - all'allenatore nerazzurro: "Se sono rimasto colpito? No, sono rimasto colpito di aver vinto io per la prima volta un premio che non conoscevo, quello dato dai giocatori agli Oscar del calcio. Quanto alla Panchina 'oro, io sono soddisfatto perché mi hanno detto che ho avuto 6-7 voti, questa è la vera sorpresa, positiva... (sorride, ndr). Nessun problema: come i giocatori avevano votato per me, gli allenatori potevano giocare per un altro".
Mourinho commenta poi il mese che attende l'Inter, davvero fitto di impegni: 'Un mese dove si giocano tre competizioni questo di febbraio, è impegnativo, si giocano tante partite, ci sono settimane da tre gare di campionato, ovvero da 9 punti. Insomma, settimane decisive'.
Si passa poi a un confronto tra l'Inter di quest'anno e quella dell'anno scorso, con Ibrahimovic: 'La squadra che perde uno dei migliori giocatori del mondo - spiega Mourinho - è ovvio che sia una squadra che genera punti interrogativi: questo è successo quando abbiamo venduto Ibrahimovic. Ma poi sappiamo cosa abbiamo fatto dopo, è sotto gli occhi di tutti, quello che abbiamo fatto noi tecnici e quello che ha fatto la società. Ma anche quello che hanno fatto i giocatori stessi. Finora non abbiamo vinto nulla, ma la realtà è che la squadra ora gioca meglio a calcio rispetto a l'anno scorso, e non è un caso'.
Mourinho ha poi risposto a chi gli chiedeva se è vero che Sneijder, in estate, era stato un ripiego dopo il no di Hleb al trasferimento all'Inter: 'Bugia, bugia totale: Hleb era un'opzione dell'ultimo momento quando Ibrahimovic è andato a Barcellona, ma il prescelto era Sneijder'.
Infine, per concludere, una domanda su Parma-Inter rinviata per neve: 'Se sarebbe successo altrettanto in Inghilterra? Non ho la minima idea - ha risposto l'allenatore -, quando sono stato lì non ho mai avuto il problema neve tranne una volta, e la neve era al momento, non prima'.