TOSSANI A RFV, Arthur mezz'ala da centrocampo a tre

17.07.2023 18:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
TOSSANI A RFV, Arthur mezz'ala da centrocampo a tre

Il match analyst Michele Tossani è intervenuto a RadioFirenzeViola, durante la trasmissione "Chi si compra?". Queste le sue dichiarazioni:

Non possiamo non partire da una riflessione su Arthur: che tipo di giocatore è il brasiliano?
"Arthur nasce come una mezz'ala di possesso in un centrocampo a tre, che si abbassa a dare una mano ai centrali in fase di possesso, ma può giocare anche da play davanti alla difesa. Le cose fondamentali quando si parla del brasiliano sono due: innanzitutto deve giocare con i compagni vicini, non è un giocatore che riesce ad incidere quando le squadre sono lunghe; inoltre, ha bisogno di entrare in ritmo avendo spesso il pallone tra i piedi, è un giocatore che deve essere coinvolto dai compagni toccando quanti più palloni possibili. In tal senso è un tipo di calciatore completamente diverso da Amrabat".

Quindi ritiene che la partenza di Amrabat lascerà comunque una casella libera?
"E' chiaro che se la Fiorentina non intervenisse sul mercato, cambierebbe proprio la visione del centrocampo. Arthur potrebbe anche giocare con a fianco Bonaventura e Castrovilli, ma la squadra sarebbe ancor più offensiva".

Pensando agli ultimi due anni del giocatore, definirebbe l'acquisto come una scommessa?
"Quando un giocatore arriva in una nuova squadra è sempre una "scommessa", basti pensare a Cristiano Ronaldo alla Juve, il quale ha creato più problemi tattici di quanti ne abbia risolti. Per cui direi di sì, Arthur è decisamente una scommessa ma gli ultimi due anni vanno anche contestualizzati. Il giocatore era stato preso per rafforzare il centrocampo di Sarri, il cui progetto tecnico è naufragato dopo un anno. A quel punto il brasiliano si è ritrovato in contesti poco congeniali alle sue caratteristiche". 

Ma se alla fine Amrabat rimanesse, pensa che lui e Arthur potrebbero convivere nel centrocampo viola?
"Personalmente non vedo Arthur come un giocatore da centrocampo a due, ma alla fine il punto non è sulla disposizione tattica, piuttosto sulle condizioni in cui viene messo: se in fase di possesso le mezz'ali attaccano la profondità e la squadra si allunga, è problema". 

E se invece arrivasse anche uno tra Dominguez o Hjulmand?
"Un centrocampo con uno di questi due giocatori davanti alla difesa, Arthur mezz'ala e Bonaventura, sarebbe un signor centrocampo e metterebbe il brasiliano nelle migliori condizioni possibili".

In sostanza, vedrebbe bene un ritorno definitivo al 4-3-3. 
"Se questi saranno gli innesti, uniti ad una mezz'ala che si inserisce, direi che il ritorno al 4-3-3 potrebbe essere la soluzione migliore".

Per quanto riguarda la fase offensiva, invece, dove dovrebbe intervenire la Fiorentina?
"La Fiorentina davanti deve cercare di comprare un centravanti e un esterno che possano garantire gol da affiancare a Nico Gonzalez".

Una considerazione: negli ultimi anni si è passati da Torreira, ad Amrabat, fino a questa nuova rivoluzione. Secondo lei si va verso un centrocampo simile a quello di Torreira, o si sta andando in una "terza via"?
"A me sembra che si stia riprendendo il filo interrotto con la cessione di Torreira, perché mi sembra di vedere caratteristiche comuni. Tuttavia, sono tre giocatori completamnte diversi che rappresentano tutte le tipologie del così detto "mediano davanti alla difesa": Amrabat puramente difensivo; Arthur ha caratteristiche da regista puro; Torreira invece è una via di mezzo dei due".

Un parere finale sulla coppia Biraghi-Parisi: si aspetta un'alternanza o un'evoluzione tattica con entrambi in campo?
"Ad oggi una fascia sinistra con entrambi in campo la vedo improbabile, se non in alcune situazioni di partita. Se poi Parisi dovesse evolversi, soprattutto offensivamente, allora potrebbero anche coesistere in sieme. Al momento vedo più probabile l'alternanza".