WHAT IF...
Come cambiano le cose nel giro di un anno. Sembra passata un'eternità, ma in realtà è passato poco più di un anno da quando la Fiorentina si impose a San Siro con un sensazionale poker e si prese la testa della classifica. Erano due squadre diverse, viola e nerazzurri lottavano per la vetta, mentre quella di lunedì sarà una sfida fra deluse a caccia di riscatto. L'Inter arriva dalla pesante sconfitta in Israele con l'Hapoel Be'er Sheva e la conseguente eliminazione dall'Europa League, mentre in casa viola si parla più delle parole di Sousa e del futuro del tecnico portoghese, che della sconfitta interna con il Paok Salonicco.
Lunedì Paulo Sousa affronterà Stefano Pioli, tecnico che avrebbe potuto sedere sulla panchina viola. Nel cinema, così come nei libri o nei fumetti, si parla di "What if", letteralmente "E se...", ovvero un'espressione con cui si indica una realtà avvenuta in maniera diversa. Perché davvero Pioli avrebbe potuto allenare la Fiorentina e sfidare la sua attuale squadra, l'Inter da avversario. Contatti fra Corvino e lo stesso Pioli ci sono stati nei mesi scorsi, anche il dirigente viola aveva contattato l'ex Lazio in vista della prossima stagione.
Magari in estate, se Pioli non avrà rinnovato con l'Inter (al momento è tutto in stand-by), Corvino potrebbe tornare a pensare a quel tecnico a lungo corteggiato. Ovviamente solo in caso di addio di Paulo Sousa, ma questa è un'altra storia.