VIOLA, È giunta l'ora delle riconferme
La parola suona d’obbligo: riconferma. Dopo il match di ieri sono tanti gli elementi che, in bilico per tutta la stagione, hanno dato la prova che, se lasciati in tranquillità, possono dare il massimo e far divertire il pubblico. E questo discorso vale tanto per i giocatori (D’Agostino e Cerci in primis, autori entrambi di una splendida doppietta) quanto per l’allenatore, il quale ha ampiamente dimostrato, con tutti gli effettivi, di essere in grado di schierare una formazione competitiva, dotata ad ampi tratti di un bel gioco: qualità, questa, sconosciuta fino a pochi mesi fa.
Tornando ai giocatori, le scorie della panchina per Cerci e D’Agostino non si sono fatte per nulla notare sui muscoli dei giocatori: il ‘leone di Valmontone’, galvanizzato per l’ottima doppietta della scorsa domenica in terra sarda, ha regalato un assist al bacio per il gol di Vargas in apertura, oltre che due bei gol da manuale (il pallonetto sul portiere ed un tiro di prima in area friulana), mentre per ‘l’arciere palermitano’ la sfida contro la sua ex Udinese è risultata la panacea per tutti i mali del regista: il giocatore infatti, oltre alle due marcature (entrambi fortunose, è bene dirlo) ha dispensato assist a destra e a manca, strappando applausi da tutto il ‘Franchi’. E allora forse è bene dirla a voce alta questa parola: riconferma.