VARGAS, E le bacchettate di Sinisa
Nella giornata che si è da poco conclusa i media peruviani hanno celebrato le gesta di Juan Manuel Vargas, detto el loco, ovvero "il matto", compiacendosi del fatto che anche i colleghi italiani avessero finalmente apprezzato la sua prestazione. In effetti quello visto a Torino, se non è proprio il Vargas dell'inizio della scorsa stagione, poco ci manca. Oltre ad aver ritrovato la conclusione vincente, l'esterno viola ha tenuto in costante apprensione la retroguardia della Juventus proprio su quella corsia dove dovevano essere i bianconeri a far male. E pensare che alla vigilia della gara dell'"Olimpico" il giocatore sembrava addirittura destinato a non partire titolare, visto il rimbrotto rivoltogli pubblicamente da Sinisa Mihajlovic nel corso della consueta conferenza stampa pre-gara; "..non so nemmeno se Vargas giocherà. Non basta un allenamento su cinque fatto bene. Quando si allenerà per bene, Vargas giocherà..": più chiaro di così il tecnico serbo non poteva essere.
Ed invece l'esterno sudamericano ha giocato eccome. Che si trattasse di pre-tattica? Difficile. Che ci sia stato un successivo chiarimento tra i due? Possibile anche se non scontato. Più probabile che Mihajlovic, che il carisma dell'allenatore lo ha sempre avuto ma che questa professione la svolge a tutti gli effetti solo da pochi anni, stia maturando proprio in una piazza difficile come Firenze. Trovando la giusta via di mezzo tra i calci nel sedere e la difesa a spada tratta della squadra, e riuscendo in questo modo a mettere sui binari giusti un calciatore che un po' matto forse lo è davvero ma scemo sicuramente no. Ben venga quindi un atteggiamento del genere, per il bene di tutti, dei singoli giocatori, della squadra ma anche di Mihajlovic stesso.