UNA STAR CHE CI FA INNAMORARE
Quando lui esulta, corre verso i tifosi e si butta fra di loro, si bacia il giglio sul petto e salta con tutto lo stadio, si inebria del boato di gioia che rimbomba sugli spalti, non si può che commuoversi per questo piccolo grande uomo che risponde al nome di Federico Chiesa e che tutti consideriamo ormai (non ce ne voglia la sua famiglia) “il nostro bambino”. Ha fatto un capolavoro di gol, evocando in tanti il ricordo del babbo Enrico, consacrandosi, se ce ne fosse ancora bisogno, nei nostri cuori. E’ pericoloso, ma siamo innamorati del 25 viola.
La paura di rivivere la storia “dell’altro” Federico è sempre dietro l’angolo ma confidiamo di potercelo godere il più possibile, confortati anche dalle parole di Pioli che fa sapere come Chiesa “ascolta poco i discorsi che ci sono su di lui”. Crederci non è facile, ma ho la sensazione che “questo” Federico sia veramente un bravo ragazzo, cosciente e felice di quello che fa. Mi viene da fare un paragone col mondo del cinema: avete presente quelle mezze calzette che per una piccola apparizione se la tirano come se avessero vinto l’Oscar e poi vedi Robert De Niro, un mito, che si comporta come un comune mortale? Ecco, Chiesa per me è una star (in evoluzione) ma si pone con grande naturalezza e semplicità, trasmettendo e scatenando l’affetto di una intera città. Lui non ce lo vedo a fare il fighetto con la gonna…Chiedergli però di caricarsi la Fiorentina sulle spalle mi pare eccessivo e non corretto, ma l’entusiasmo e la forza con la quale lotta in campo, fanno sembrare la cosa quasi scontata. Per lui non è un peso gravoso, ma una spontanea passione. Che Dio, o chi per lui, ce lo mantenga così e qui…per tanto tempo!
Dai desideri alla realtà che anche ieri è stata vincente e quindi piacevole. Nella prima parte della partita ho avuto paura che quanto visto al Bentegodi fosse stato un fuoco di paglia, ma il secondo tempo mi ha rincuorato e la vittoria è arrivata, anche se col brivido. Ma si può farsi pareggiare dopo dieci secondi? Ero ancora persa nei festeggiamenti del vantaggio e mi sono accorta del gol del Bologna solo perché i calciatori rossoblu esultavano. Uno choc! Poteva essere una mazzata dalla quale non risollevarci, ma ci ha pensato Pezzella a consegnarci i tre punti, festeggiando così la sua convocazione con la nazionale argentina e timbrando il cartellino da goleador. Con Pezzella sono infatti arrivati otto gol da otto calciatori diversi…avanti il prossimo!
Bene così, anche se qualche meccanismo va ancora oliato a dovere. Era però necessario confermare quanto fatto a Verona e soprattutto vincere fra le mura amiche, che amiche così non le vedevo da tanto tempo. Sta nascendo un bel feeling fra il pubblico e la squadra, consapevoli tutti che sarà un campionato complicato ma che affronteremo uniti.
La Signora in viola