UNA NUOVA GARANZIA
Neto tra i pali: domani e, a questo punto, non solo. E' questo l'unico inizio che quest'oggi Vincenzo Montella non si è peritato di dare sulla formazione che tra meno di 24 ore affronterà il Palermo, la sfida chi chiuderà un 2012 in chiaro scuro per la Fiorentina. La prova di Siena e, soprattutto, quella confortante di Udine hanno decisamente convinto il tecnico viola, che ha deciso di rinnovare la fiducia all'estremo difensore brasiliano anche per la trasferta siciliana, dove stavolta, dopo i pericoli portati da Calaiò e Di Natale, Neto se la dovrà vedere col dente avvelenato dell'ex Miccoli. Una scelta netta, radicale ma non per questo inaspettata. Già infatti nella passata stagione, Montella aveva provveduto ad effettuare ampio turn-over tra i suoi portieri a Catania, facendo giocare tutta la prima parte della stagione a Mariano Andújar (che collezionò tra agosto e dicembre 2011 17 presenze in rossazzurro) ed alternando da gennaio in poi tre portieri (l'ex Lazio Carrizo, schierato per 14 volte, Campagnolo e Košický, rispettivamente per 4 e 3 turni): una scelta che, evidentemente, Montella ha deciso di porre in atto anche nella sua avventura fiorentina.
Ciao ciao Viviano, a questo punto? Assolutamente no. Il portierone fiesolano, infatti, rimane sempre il numero uno della rosa gigliata e, nel complesso, risulta anche l'estremo difensore che nel ritiro e nel primo spicchio di campionato ha convinto maggiormente l'allenatore viola. La scelta però di effettuare questo cambio tra i pali è dunque soltanto una preferenza dovuta allo stato psico-fisico di Viviano, apparso nelle ultime giornate in evidente difficoltà e, proprio per questo motivo, messo forzatamente a riposo. Senza polemica però, senza alcun motivo di rancore. A testimonianza di ciò, l'istantanea più bella e più chiara della serenità che la Viola vive tra i suoi portieri è lo scatto di gioia che Viviano ha fatto al fischio finale di Udinese-Fiorentina, dove - al di là di una maglia da titolare - ha prevalso il cuore.