TRA INVIDIA E VENDETTA

29.08.2012 17:40 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
TRA INVIDIA E VENDETTA
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sembrava tutto fatto, ogni dettaglio sistemato. Il passaggio in viola di Dimitar Berbatov pareva davvero ad un passo dalla sua conclusione, prima dell'intervento della Juve (e non solo). Tutto era stato dettagliatamente organizzato: un volo, in mattinata, avrebbe dovuto condurre l'attaccante bulgaro ed il suo entourage presso Monaco, scalo da dove poi il gruppo proveniente da Manchester sarebbe immediatamente salito a bordo di un nuovo aereo, messo a disposizione dalla società viola, che attorno alle 13.30 sarebbe dovuto arrivare a Peretola. Dove, per inciso, oltre ad una folla incredula e festante per l'auspicato colpo viola, era presente anche il dt Eduardo Macìa, la figura che assieme a Pradè era riuscita nelle scorse ore prima trovare l'accordo economico con lo United e che poi stava lavorando ai fianchi il centravanti per fargli abbassare le pretese economiche. Un lavoro che stava andando davvero in porto.

Del resto sono da tempo ben note anche le cifre dell'affare: 5 milioni di euro al club di Feguson (pagabili in tre rate) ed 1.8 milioni di euro in busta paga al giocatore, più relativi bonus legati al numero di gol segnati dal giocatore. Tutto lasciava presagire che la trattativa si sarebbe conclusa per il meglio. Invece no. Solo la Juventus infatti poteva mettere i bastoni tra le ruote ai viola. Il club più chiacchierato dell'estate (tanto all'Hotel Hilton quanto nelle aule dei tribunali), la squadra alla perenne quanto infruttuosa ricerca del tanto famigerato top-player. In poche parole, l'acerrima rivale calcistica per antonomasia della Fiorentina. E' bastato un sms a far riflettere Berbatov: un messaggio spedito al suo procuratore durante lo scalo a Monaco, nel quale venivano gettate le basi per una trattativa a tinte bianconere molto più vantaggiosa per Berbatov: un milione in più circa di ingaggio.

Si sprecano a questo punto le speculazioni sull'argomento: c'è chi parla di mossa di disturbo viola, come vendetta dopo l'ostinato diniego che la Fiorentina ha più volte tenuto nei confronti della Juventus su Jovetic. C'è chi parla di operazione last-minute modello ''canna del gas'' dopo una serie di tentativi per arrivare ad un attaccante di livello internzionale, regolarmente tutti finiti con un palmo di naso. La Fiorentina però, da parte sua, non si arrende: farà di tutto per far valere l'accordo raggiunto nei giorni scorsi con il Manchester United e cercherà di convincere in tutti i modi Berbatov a vestire la maglia viola. Un tentativo difficile, forse disperato che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere il preludio all'approdo in maglia gigliata di un altro bomber. E tutto questo per l'altrui invidia.