SCELTE DISCUSSE
Voltare pagina, senza se e senza ma. Sfruttando peraltro il calendario che offre gare tra loro ravvicinate. La Fiorentina di rientro da Udine non ha, per fortuna, il tempo di recriminare per una trasferta tanto amara quanto sbagliata. E' indubbio che nella ripresa la squadra di Montella non abbia ripetuto i consueti exploit (tanto più in trasferta), ma resta un primo tempo stradominato a segnalare uno stato di forma non del tutto da buttare. A margine ci sarebbe poi anche un rigore non concesso, ma se persino una fetta della tifoseria viola non ne è poi così convinta tanto varrà non pensarci più di tanto.
Quel che non ha funzionato, semmai, è stata la mancata cattiveria sotto porta e soprattutto alcune scelte che nel secondo tempo non hanno convinto. In attesa di Gomez si poteva affiancare prima un'altra punta a Rossi, così come l'esperimento Cuadrado sulla sinistra sembra alla lunga un po' troppo precario. Ancor peggio nella versione terzino. Ma la squadra di Montella è di certo la prima a sapere che certe batoste possono capitare, e c'è da scommettere sin da ora sulla voglia di rivalsa di tutto il gruppo, Montella incluso per la prima volta bacchettato dalla critica.
All'orizzonte c'è già la trasferta portoghese di Europa League, utile magari a regalare un po' di spazio a chi ha giocato meno (incluso lo stesso Ilicic a patto che condizione fisica e posizione in campo possano essere chiarite, e non nascoste da segreti societari e di spogliatoio) mentre in campionato il cammino proseguirà con il Verona in un lunedì sera nel quale, di nuovo, Gomez dovrà restare a guardare. Un boccone amaro, certamente, la sconfitta di Udine, ma anche una lezione da imparare rapidamente per riprendere, spediti, un cammino che oggi non può essere messo in discussione.