PROGETTANDO IL FUTURO

04.10.2013 07:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PROGETTANDO IL FUTURO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

La Fiorentina guarda al futuro,e senza troppi giri di parole c’ha pensato ieri da Dnipropetrovsk il presidente esecutivo Mario Cognigni a tracciare la strada dei prossimi anni. Quella che dovrà, o potrà, accompagnare il club viola verso rinnovati progetti per ridurre il gap dalle grandi, tornare al tavolo delle decisioni in Lega e proseguire la crescita tecnica del gruppo di Montella. Non solo stadio, insomma, nelle idee della Fiorentina, che attende con fiducia gli sviluppi del dialogo con il comune. La novità però è che, data la convenzione del “Franchi” fino al 2022, non è poi così scontato che si decida di partire con la costruzione di un nuovo stadio. Piu semplicemente nell'immediato la Fiorentina modernizzerebbe ulteriormente il Franchi dando vita a una citadella viola alla Mercafir.

STADIO E NON SOLO - L’area Mercafir, in altri termini, potrebbe consentire alla Fiorentina di dare vita a quelle attività accessorie necessarie a realizzare nuovi ricavi (strutture ricettive come un albergo e altri servizi) senza però inizialmente comportare un nuovo stadio. Anche perché l’idea di continuare a lavorare sull’attuale “Franchi” magari con una copertura o con una revisione delle curve resta del tutto valida. infondo, per gli eventuali europei del 2010' un progetto di revisione del Franchi già c'era. Gli investimenti, poi, non necessariamente potrebbero riguardare solo la prima squadra, ma anche il settore giovanile. Il centro sportivo, d’altronde, dimostra che i Della Valle contano di restare a lungo a Firenze, ed entro la fine della stagione potrebbe davvero cominciare un percorso che tutti attendono ormai dal 2008 quando DDV presentò il progetto della “Cittadella”.

OCCHI PUNTATI SULLA LEGA - Qualcosa, gioco forza, dovrà però cambiare anche in Lega. Dove l’assenza del club viola non è da intendersi come lo sventolìo di una bandiera bianca. Anzi. In questa stagione i viola, come altri club, osservano con attenzione quella che è la governance del pallone italiano, e grazie ad alcuni legali seguiranno da vicino tutte le decisioni strategiche, e soprattutto quelle che saranno le dinamiche che porteranno a nuove ripartizioni dei diritti televisivi.

RAMADANI E IL MONTE INGAGGI - Per il presente, infine, l’obiettivo è continuare a crescere sul solco tracciato dalla passata stagione. Quando dalla gestione Corvino si è passati al lavoro di squadra del duo Macia-Pradè. Il mercato estivo ha portato una crescita del monte ingaggi non prevista, e ancora una volta la proprietà dovrà rinunciare a un totale autofinanziamento. In tal senso sono da registrare gli ottimi rapporti coltivati da Cognigni con lo stesso Ramadani in occasione degli affari Seferovic, Jovetic, Ljajic e Rebic. I viola hanno molto gradito il modo di fare della Roma in occasione dell’acquisto di Ljajic, mentre nei rapporti con Juventus e Milan hanno ampiamente dimostrato di non volersi far ricattare da nessuno.

MAI PIU’ CALI DI TENSIONE - ma al di là degli aspetti economici è sul fronte della mentalità vincente che ci si aspetta un passo in avanti. Situazioni come quella vista con il Parma dovranno servire da lezione affinchè la cattiveria agonistica non venga mai meno, nemmeno nei minuti di recupero. Fino ad adesso, infortuni inclusi (ma su Gomez resiste l’ottimismo per rivederlo in campo nei tempi previsti), il comparto tecnico ha considerato il gruppo valido, se poi a gennaio serviranno innesti nessuno si tirerà indietro.