PRANDELLI, Tutta la squadra è con il mister!
"Abbiamo lavorato molto ma molto bene in settimana, e quindi sono fiducioso per la gara di domani. Faremo bene". Eccola la previsione di Cesare Prandelli, alla vigilia della trasferta in quel di Verona. Non sbaglia mai, il tecnico di Orzinuovi. A Roma fu sconfitta annunciata - "c'è qualcosa che non va, manca l'integrazione tra vecchi e nuovi" - disse, ed arrivò la disfatta. Ieri il contrario.
E pensare che c'era chi millantava problemi nella gestione del gruppo, c'era chi vedeva una squadra che non seguiva più la sua guida. I viola si sono trovati in una situazione difficile, ed era probabilmente giusto criticare per l'atteggiamento, per le difficoltà nella creazione del gioco, ma qualcuno è andato veramente oltre. Eccessivi, ingiusti, immeritati gli attacchi al tecnico di Orzinuovi che, da uomo di grande equilibrio qual è, non si è mai lasciato andare alla rabbia, continuando nel suo lavoro. Ed ora si vedono i frutti.
Attenzione, c'è ancora moltissimo da fare, da migliorare, ma su un aspetto non si accettano discussioni: Cesare Prandelli è in "pieno possesso" dei suoi ragazzi, la sua truppa lo segue e si fida ciecamente di lui. Non mancano e non mancheranno i problemi, le discussioni, i malumori, ma nessuno andrà mai contro al mister. E questo nonostante ci sia ancora qualcuno che, non contento delle figuracce rimediate in estate - sì, stiamo parlando di mediaset - si ostina a dire che Prandelli lascerà Firenze, che lo spogliatoio non è più dalla sua parte. A giugno Prandelli doveva lasciare tutto per prendersi un anno di pausa, ora è pronto per la Juve. Lasciamo perdere, non cadiamo nell provocazioni, daltronde è palese che da quelle parti ci sia più di un motivo per rosicare: Gila, la Fiorentina in Champions.
Va bene così, finchè le voci maligne arrivano da fuori. Ma a Firenze tutti devono remare dalla stessa parte, ora che la squadra ha dimostrato di saperlo e di volerlo fare, sotto la guida di maestro Prandelli. Lo spogliatoio è con lui, non si discute, e lo dimostra la puntualità con la quale indovina i "pronostici", alla vigilia. Il Mago di Orz ha ancora ben saldo il polso dei suoi, carpisce, coglie ogni segnale, ogni malumore, ogni gioia, come un padre sa fare con il proprio figlio. E lui è il babbo indiscusso di questa viola che cresce, non ci sono più dubbi