NON PARLIAMONE PIÙ...

10.06.2012 01:20 di  Stefano Borgi   vedi letture
NON PARLIAMONE PIÙ...
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© foto di Federico De Luca

Antognoni-Fiorentina-Della Valle, una sorta di "triangolo delle Bermuda" dal quale (ormai da anni) è difficile uscirne vivi. Una vicenda che per ora ha mietuto solo vittime, in un senso o nell'altro. Venerdì sera (anche se poi l'eco mediatica è esplosa nel pomeriggio di ieri attraverso Radio Blu e Violachannel) è andata in scena l'ennesima puntata di una querelle che appassiona e lacera allo stesso tempo. Protagonista unico Eugenio Giani, attuale presidente del consiglio comunale, che alla cena sociale del viola club Casciana Terme, a domanda precisa, ha chiosato sul rapporto conflittuale tra i Della Valle e Giancarlo Antognoni. Nel mezzo la Fiorentina, la sua storica bandiera, la tifoseria viola, che invoca a gran voce il rientro di "Antonio" in società. Non staremo qui a riassumere e giudicare (chi siamo noi per...) le parole di Giani che ha fatto la cronistoria dei fatti dal 1° agosto 2002 ad oggi, nè a sindacare sulla risposta via Facebook di Antognoni che invita lo stesso Giani a dire finalmente la verità. Primo: non è nostro compito. Secondo: non ci sentiamo di farlo, perchè da buoni fiorentini siamo, allo stesso modo, affezionati alla Fiorentina (il primo amore non si scorda mai), a Giancarlo (come tanti, quasi tutti, siamo cresciuti a... "pane e Antognoni"), ma anche alle istituzioni cittadine poichè solo grazie a loro la Fiorentina potè ripartire, mantenere il titolo sportivo, iniziare la scalata alle posizioni che le competono. E ci fa male prendere le parti di uno o dell'altro.

Permetteteci, però, di esprimere la nostra sensazione, che si tramuta in un invito, in una preghiera accorata: parliamone il meno possibile, anzi... non parliamone proprio più. Almeno per un pò di tempo. E' un appello che rivolgiamo alla tifoseria, che spinge senza sosta (ed in un certo senso la comprendiamo) per ottenere una parte di fiorentinità nella Fiorentina, e che vede nel "capitano" la sublimazione di tale desiderio. Ai media (noi compresi) che un giorno sì e l'altro pure paventano un reinserimento di Giancarlo in società. Agli stessi dirigenti viola (ricordiamo Teotino che da Cortina non fu certo tenero nei confronti di Antognoni...come se a Roma ti metti a parlar male di Totti...) Lo diciamo ad Antognoni, che esortiamo a farsi "scivolare" qualche frase indesiderata di troppo, lo diciamo alle istituzioni (fatta salva la legittima precisazione di Giani) che ci auguriamo da qui in avanti lavorino sempre più alacremente per avvicinare le parti, come lo stesso Giani ha fatto intendere alla fine del suo intervento.

Insomma, lasciamo che Antognoni e la Fiorentina trovino un punto di contatto senza forzature, senza "pompaggi" esterni (uso le parole di Eugenio), senza dichiarazioni incendiarie, senza risposte piccate. Il tutto (ci preme dirlo) senza farsi illusioni, senza cullare sogni di gloria, senza precorrere i tempi che immaginiamo saranno lunghi ed irti di difficoltà. Però, come diceva il proverbio? "Il silenzio è d'oro..." e mai come in questo caso apprezziamo il contributo della saggezza popolare.

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