LA MERITIAMO NOI

28.04.2008 06:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture

Era una polveriera, il "Franchi". Innescata da quel velenoso gol dell'ex di turno, rancoroso, Cristian Maggio. Un centro che, nonostante i tipici venti primaverili, aveva gelato l'intero stadio. Era partita da lì la rincorsa della Fiorentina. Una Fiorentina sorprendentemente bella, tonica, vogliosa. Perchè nonostante i primi caldi, e le fatiche eruopee spese sul campo e negli aeroporti, Kuzmanovic e Montolivo guidavano una squadra comunque propositiva e vicinissima al gol con il palo del serbo.

 

E ci ha pensato Bobone Vieri (protagonista atteso dopo circa un'ora di un Osvaldo un po' spento) a rimettere in piedi la partita e a far esplodere la polveriera. La testata di Bobone è stata solo il preludio al finale da cardiopalma. Quando il cuore oltre l'ostacolo l'ha gettato Adrian Mutu, trascinato da una bolgia tornata bollente. E in quel momento sembrava essere tutto perfetto. Il Milan di nuovo a meno quattro, la corsa alla Champions ormai prossima al traguardo.

 

D'accordo, d'accordissimo. La rabbia per quel gol finale è di certo incontenibile. Come dev'esserla stata al rientro negli spogliatoio, per i ragazzi di Prandelli che, immaginiamo, avranno utilizzato svariate suppellettili per sfogare l'amarezza. E pensare che alcuni, Mazzarri incluso, hanno racchiuso il risultato sul dubbio rigore concesso a Mutu. Chissà, ci permettiamo di pensare, come l'avrebbe presa il logorroico inseguitore della Fiorentina, il rampante Galliani. Il calcio, infondo, è anche questo, e adesso la Fiorentina è chiamata a essere più forte di tutto e tutti.

 

Degli inseguitori rossoneri capitanati da un Inzaghi rinato. Delle due trasferte (Cagliari e Torino) che, necessariamente dovranno coincidere con due vittorie. E delle ultime energie spese per coronare il sogno di una finalissima di Coppa Uefa. Quel che rimane del pari con la Samp, però, è una certezza che fa ben sperare. Perchè come i viola meritavano di vincere con la Sampdoria, al tempo stesso tutto il gruppo di Prandelli merita necessariamente questo soffertissimo quarto posto. Del resto veder giocare questa squadra da oltre cinquanta partite, è ormai una garanzia. E sarà questa la forza in queste ultime finali. La Champions la meritiamo noi.