IL RINFORZO DI GENNAIO
Un rientro col botto. Che regala alla Fiorentina tre punti d'oro, proietta la squadra viola a ridosso della zona Champions ma che soprattutto fornisce una conferma in più a Vincenzo Montella. El Khouma Babacar non poteva sperare in una domenica migliore, dopo il periodo di stop forzato trascorso a guardare i propri compagni tra palestra e tribuna. Il quinto gol segnato in campionato dal giovane attaccante senegalese (classe '93, è sempre bene ricordarlo), infatti, non si limita soltanto ad ottimizzare lo score stagionale, ma serve anche a certificare la maturità di un giocatore che pian piano sta diventando uno dei protagonisti della Fiorentina 2014/2015.
Tredici presenze, 851 minuti giocati, cinque reti (una ogni 177'), in aggiunta alle due apparizioni (e un gol) in Europa League. Numeri che, come non mai, fotografano il rendimento di Babacar ad oggi capocannoniere in solitaria della Fiorentina. Un percorso fin qui disputato che ha ben pochi rivali, paragonato ai compagni di squadra, a partire da quel Mario Gomez che proprio non ne vuol sapere di tornare a segnare. Del resto, sembra quasi che anche il destino abbia strizzato l'occhio al senegalese, al quale sono bastati pochi minuti (il tempo di aggiustare la mira con un tiro al lato della porta di Bizarri) per sorpassare nuovamente SuperMario, autore di altri 66 minuti in chiaroscuro (gli ennesimi).
E adesso, appare scontato, un ragionamento sul futuro (di entrambi) andrà fatto. Perché, con l'arrivo di Diamanti, gli spazi si restringono ulteriormente, e di certo Gomez non sembra aver sfruttato al meglio (anzi) il periodo di assenza di Babacar. Che, da attaccante più prolifico della squadra, si aspetta comprensibilmente di trovare sempre maggior spazio. Un "pensiero" in più per Montella, che viaggia però di pari passo con la consapevolezza di aver ritrovato una nuova opzione per l'attacco (alla faccia del mercato, verrebbe da dire). Senza dubbio, in attesa dell'arrivo della Coppa Italia e dei sedicesimi di Europa League, capire quali saranno le nuove gerarchie nella testa di Montella sarà uno dei temi più intriganti delle prossime, fondamentali, settimane.