I SOGNI SON DESIDERI...

25.09.2015 10:30 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
I SOGNI SON DESIDERI...
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

'I sogni son desideri' cantava la fata madrina di Cenerentola nel noto film della Disney. In questo momento il desiderio più grande dei tifosi viola corrisponde proprio ad un sogno, ovvero quello di agganciare la vetta della classifica della Serie A dopo ben 17 anni. L'ultima volta c'era in panchina Trapattoni, in attacco Batistuta e col 10 sulle spalle correva per il campo Rui Costa. La sfida del Meazza potrebbe trasfomare quel ricordo in presente e alimentare ancor di più l'immaginazione dei fiorentini. 

Vincere significherebbe mandare un messaggio chiaro al campionato, anche a coloro che, come ha fatto l'ex tecnico interista Orrico negli ultimi giorni (LEGGI QUI), non credono nel reale valore della squadra di Sousa. Ovviamente stiamo parlando di sogni, la realtà deve essere conquistata sul campo. 

Il primo sognatore di questa Fiorentina corrisponde anche al proprietario della società, ovvero Andrea Della Valle, che tra mille critiche ha portato avanti una linea societaria ben precisa che per il momento, pur non esaltando sul piano del gioco, gli sta dando ragione. Al suo fianco domenica sera ci sarà anche Diego Della Valle. Troppo ghiotta l'occasione di sognare insieme, di conquistare per la prima volta in 13 anni la posizione più alta del torneo e soprattutto di dare un dispiacere a quella che in passato è stata la sua squadra del cuore, la squadra dell'ex amico Moratti. 

Mentre il clima in città e intorno alla squadra si scalda, lo spogliatoio ha le idee chiare e la testa sgombra dai sogni che invece alimentano il calore della piazza e della proprietà. Paulo Sousa è il primo a sapere che battere l'Inter in questo momento di forma sarebbe un'impresa straordinaria e che il primo posto in realtà è più lontano di quei tre punti che si leggono guardando la classifica. Il portoghese lascerà continuare a sognare i tifosi mettendo in campo il solito cinismo che lo ha contraddistinto in questo inizio campionato e poi lascerà la parola al campo.