ECCO PERCHÉ
Ecco perchè da più parti si erano levate perplessità nei confronti della conferma di Neto. Ecco perchè di fatto in estate i più, incluse queste pagine web, si auguravano che potesse arrivare un altro profilo di portiere come Julio Cesar. Per carità nessuna preclusione a prescindere, ma la sensazione che una Fiorentina rinnovata con Rossi e Gomez (anche nelle proprie ambizioni) avesse bisogno di un numero uno di maggior spessore. Anche psicologico.
Ecco perchè, poi, dopo i primi tentennamenti erano tornati a fiorire i dubbi. Errori che confermavano quanto intravisto nelle prime comparsate in viola, e poi purtroppo confermati da qualche incertezza al momento di sostituire Viviano. Ed ecco perchè, tra l'altro, l'idea che la Fiorentina si potesse affidare alla riserva del portiere titolare della passata stagione non sembrava convincere più di tanto.
Ecco perchè, in sintesi, qua e là fioriscono le critiche a Neto. Dall'uscita a San Siro alla camminata sulla linea di ieri sera (passando per l'errore con il Grasshopper) hai voglia a chiamare in causa una difesa che non giunge in soccorso in tempo, ma il problema è che la sensazione, pressochè costante, è di pura mancanza di sicurezza. Sia per chi osserva le gare della Fiorentina, sia probabilmente per chi deve difendere quella stessa porta. Un aspetto su cui lavorare, come minimo, sperando che non sia realmente così.
Peccato, sia per i punti di Milano che, in particolar modo, per quelli di ieri col Parma. Con il Parma viola avevano reagito degnamente a un pessimo primo tempo. Perchè se anche Joaquin, Wolski e Alonso non avevano impressionato la Fiorentina aveva rovesciato tutta la situazione, tanto più con un Vargas inimmaginabile. La sua sembrava la favola perfetta da associare a tre punti importanti che avrebbero fatto molto comodo. E che stasera non sono arrivati, con buona pace di chi si arrabbierà (ma con il dovere di esprimere giudizi) per un altro errore di Neto, per inciso il terzo in poco più di un mese.