CHI VUOL ESSER LIETO SIA
Del doman, in casa Fiorentina, davvero non v’è certezza. Chi sederà sulla panchina viola il prossimo anno? Chi si occuperà del mercato? Cambieranno, e se sì come, i quadri dirigenziali? Tutti interrogativi che, al 13 di aprile, restano ancora interamente da sciogliere. Su Paulo Sousa si è detto ormai tutto e il contrario di tutto, l’unica certezza è che qualcosa tra lui e la proprietà si è rotto e adesso il suo futuro resta una vera e propria incognita. Molto, probabilmente, è già stato deciso da lui e dai Della Valle, ma il finale di stagione potrà evidentemente spostare gli equilibri. Non influenzerà invece il futuro del direttore sportivo Pradè, che andrà in scadenza nel giugno 2016 e che giorno dopo giorno sembra sempre più lontano dalla Fiorentina. Tutto da definire anche il ruolo che ricoprirà Andrea Rogg e anche la permanenza o meno di Valentino Angeloni. Insomma, come vedete, tutto clamorosamente caotico.
Che ne sarà della Fiorentina? Questa è la domanda che in molti in città hanno cominciato a farsi. Oltre alle ormai note questioni societarie, in pochi sottolineano anche la quasi totale incertezza su molti elementi della rosa viola. Tanti, a fine anno, probabilmente saluteranno Firenze con un biglietto di sola andata e la prossima stagione potrà anche rappresentare una mini rivoluzione. Roncaglia e Pasqual vanno verso la scadenza del contratto e i viola non sembrano intenzionati a rinnovarlo. Tutti i prestiti del mercato di gennaio, a parte Tello che va verso il riscatto, faranno ritorno alla base. Konè, Tino Costa e Benalouane sicuramente, così come anche Kuba, arrivato in estate ma che evidentemente non ha convinto. In bilico e ancora tutto da definire (probabilmente molto dipenderà dalla permanenza di Sousa) anche il futuro di Babacar e Josip Ilicic. Entrambi molto ricercati soprattutto in Premier. In estate si riaprirà anche il tema portiere, con Tatarusanu che per lunghi non ha convinto a pieno e anche la grana Badelj, con il procuratore ai ferri corti con la società viola.
Le certezze si chiamano come sempre Gonzalo Rodriguez e Borja Valero. La Fiorentina vorrà ovviamente anche ripartire da Bernardeschi, Vecino, Alonso e Kalinic, ma su di loro ci sono già gli occhi dei grandi club e trattenerli non sarà per niente facile. Insomma, adesso l’imperativo è guardare al Sassuolo e alle ultime sei giornate, ma la certezza, forse l’unica, è che sarà un’altra, l’ennesima, estate di fuoco.