BRUTTI E CATTIVI
Ancora bruttini, ma certamente di nuovo cattivi. La Fiorentina torna da Udine con un punto prezioso in tasca, ma anche con la certezza che ci sia ancora molto da lavorare. Due facce della stessa medaglia, il primo tempo e il secondo tempo, con un approccio alla gara particolarmente rivedibile. Perchè, di nuovo, nella prima frazione di gioco i viola si sono ritrovati spesso in balìa degli avversari.
Colpa di una fase difensiva tutta da registrare, e d'altronde non potrebbe essere altrimenti visto che lo stesso De Maio era all'esordio. Ma anche di una manovra che non riesce più a funzionare troppo sulle fasce. Dove Tello, assist per Baba escluso, continua ad essere una sorta di oggetto misterioso, e dove lo stesso Milic si è ritrovato costretto a sostenere troppa copertura (con tanto di rischio espulsione) per provare a spingere.
Ma colpa anche di qualche senatore che ancora non sembra avere lo smalto dei tempi migliori. Borja Valero e Gonzalo, su tutti gli altri, sono gli emblemi di questa squadra e del 2-2 di ieri. Perchè la voglia non viene mai meno, ma la qualità deve essere mantenuta con maggiore costanza. Il tempo, per loro ma anche per tutti gli altri, c'è tutto, ancor di più se da Babacar dovessero arrivare altre risposte come quelle di ieri a Udine. Per diventare anche vincenti, oltre che brutti e cattivi.