ACCADDE OGGI, Col Milan luci (viola) a San Siro
Non capita tutti i giorni di battere il Milan a San Siro, per giunta con un 2-0 netto, inequivocabile, impreziosito da due prodezze misto di potenza e classe come quelle di Oliveira e Morfeo. E non capita tutti i giorni di scendere alla scala del calcio, stavolta ahimè non di vincere (fu un 2-2, però di coppa Italia, bello ed importante come una vittoria) e comunque uscire tra gli applausi dopo una partita condotta dal 1' al 90'. Semplicemente spettacolare, quasi perfetta, col pareggio del Milan che avvenne su punizione, solo al 93'. Ma andiamo con ordine: è il 25 gennaio 1998, la Fiorentina è quella di Malesani che, tra ottobre '97 e marzo '98, perderà una sola partita su 17 (l'1-3 casalingo del 18 gennaio contro la Lazio) incastonando delle vere e proprie imprese come il 3-0 alla Juventus del 22 febbraio '98, piuttosto che le cinquine rifilate a Lecce, Atalanta, e Vicenza. Tra queste si inserisce il 2-0 di San Siro alla 17° giornata. Fiorentina in maglia bianca e pantaloncini viola già in vantaggio dopo due minuti: scambio volante tra Rui Costa ed Oliveira e gran botta al volo del "barroso" che fa 1-0. I viola sono padroni del campo, il Milan è quello di Capello, parente povero di quello plurivitorioso, che comunque schierava gente del calibro di Costacurta, Maldini, Desailly, Albertini, Boban, Leonardo... Nella ripresa dopo 7' si replica: lancio in profondità per Morfeo, il fantasista di Pescina controlla di ginocchio, finta il rientro sull'interno per poi strambare sull'esterno e depositare in rete con il mancino. Tutto con palla alta ed in velocità...fantastico! La partita non avrà storia, non l'aveva mai avuta, sarà una delle magnifiche sette vittorie in trasferta di quella splendida Fiorentina.
Il 25 gennaio 2001, invece, si disputa Milan-Fiorentina, andata della semifinale di coppa Italia. In panchina per i viola l'Imperatore, al secolo Fatih Terim, pigmalione della Fiorentina più travolgente degli ultimi anni. Vantaggio di Chiesa al 18', pareggio di Ambrosini al 65'. Il gol del 2-1 è il classico esempio della perfezione applicata al contropiede: lancio in profondità di Rui Costa per Vanoli che si invola sulla fascia sinistra, al centro si avventa come un pazzo Bressan per raccogliere il cross del compagno che arriva puntuale. L'impatto del mediano di Valdobbiadene è perfetto, al volo, coordinazione invidiabile, e fa 2-1. Al 93', poi, la già citata punizione dal limite, autore Giunti che con un sinistro chirurgico tocca il palo e beffa Toldo. Una beffa, non c'è che dire, anche se di breve durata: 13 giorni dopo, infatti, nel ritorno del "Franchi" l'ultima Fiorentina di Terim schianterà i rossoneri per 2-0 (Chiesa e Rui Costa i matcatori) guadagnandosi così la finalissima del torneo. I viola vinceranno quella coppa Italia con Mancini in panchina, ma tutti dedicheranno la vittoria all'Imperatore. Luci (viola) a San Siro, quindi, per il 25 gennaio...data fortunata.