PARTITA IN FAMIGLIA, Mutu perpetuo, Gila pesante

30.07.2010 16:10 di  Matteo Magrini   vedi letture
PARTITA IN FAMIGLIA, Mutu perpetuo, Gila pesante
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

L'ultimo atto del ritiro dolomitico della Fiorentina è una partitella in famiglia all'acqua di rose. Ritmi blandi, campo ridotto e indicazioni vicine allo zero. In pratica, una sgambata per chiudere in allegria la quindici giorni di Cortina. L'amichevole "fatta in casa" ha comunque fornito qualche ipotesi di spunto.

I PIU' POSITIVI

ADRIAN MUTU - Il Fenomeno scalpita. In allenamento ride e scherza con tutti ma ogni occasione è buona per ribadire il concetto. Lui è il più forte di tutti. Anche nell'ultima amichevole (può giocare solo questo tipo di gare) gioca decine e decine di palloni sbagliandone pochissimi. Dribbling, classe e tiro in porta sono quelli di sempre e ad ogni apparizione (anche nei match di fine allenamento) corrisponde almeno un goal. Anche oggi, su rigore, cartellino timbrato. La speranza, nonostante tutto, è quello di poterlo ammirare ancora sul prato del Franchi

FELIPE - Piano piano il brasiliano inizia ad ingranare. Per carità, una partita giocata in famiglia non può essere test probante ma la sensazione è che lavorando ogni giorno l'intesa con i compagni di reparto cresca. Il mancino è educatissimo (Mihajlovic conferma) e con lui i viola possono provare ad impostare la manovra anche da dietro. Manca, ancora, la giusta cattiveria, ma senso dell'anticipo e della punizione non mancano.

FREY, BORUC - La sfida continua, ma non sarà infinita. Entro l'inizio del campionato Mihajlovic farà la sua scelta ma intanto i due si affrontano a suon di parate. Un miracolo su colpo di testa di Di Carmine per Frey, un gran volo su destro dalla distanza di Mutu per Boruc. Del polacco sorprende la personalità con la quale già comanda i difensori. Bene così, entrambi.



PAPA WAIGO - Volitivo come sempre ma più brillante del solito. Vuole mettersi in mostra nonostante il suo futuro sia lontano da Firenze. Un goal di testa (con tanto di faccia a faccia con Marchionni) e corsa continua sulla fascia destra. Manca di qualità, ma almeno oggi è parso tra i migliori

I MENO POSITIVI

ALBERTO GILARDINO - Punto e a capo. Il Gila è ancora quello del finale di stagione scorsa. Lento, impacciato e impreciso sotto porta. Era la prima "partita" stagionale e quindi il bomber ha tutte le attenuanti del caso ma certi errori davanti al portiere non sono da lui. La seconda parte di ritiro, a San Piero a Sieve, gli dovrà servire per ritrovare spunto e precisione in zona gol perchè la Fiorentina ha bisogno del Gilardino vero.

FRANCESCO DI TACCHIO - Gioca fuori ruolo, è vero, ma quanti errori. Spesso ripreso dai compagni finisce nel panico ed ogni pallone giocato diventa un'agonia. Ha bisogno di trovare una realtà nella quale esprimersi con continuità per trovare convinzione e autostima. Le qualità ci sono (da centrocampista) ma ancora il ragazzo non è da Fiorentina

STEVAN JOVETIC - Partita negativa per JoJo. Molto impreciso nelle conclusioni e poco incisivo nel dribbling. Capita anche ai migliori. Per lui questo è stato sicuramente un ritiro positivo e le parole di Mihajlovic ("Diventerà il numero uno, è uno spettacolo") lo hanno sicuramente caricato a pallettoni. Manca ancora di continuità all'interno della singola gara ma questa Fiorentina si aggrapperà a lui.