NAZIONALE, Impazzisce il "toto-attaccante"
Fonte: controcampo.tv
Amauri a luglio lascerà il Palermo: è il campione prediletto, la fila dei Grandi d'Italia (Milan, Juventus e anche la Roma, ma non l'Inter) e straniere (Real Madrid) è sulle tracce sue e segue le evoluzioni del presidente Zamparini che, giustamente, pretende: quattrini e giocatori, tanto di tutto.
Amauri il 30 aprile, da quel che si è saputo in queste ore, diventerà cittadino comunitario: perlomeno stando alle parole del suo procuratore, Grimaldi. Egli ritiene che, grazie all'intercessione della Federcalcio e di Gigi Riva, l'iter della pratica -avviata all'incirca un anno fa- possa accelerarsi chiudendosi prima dei tempi prestabiliti, che sarebbero intorno al prossimo dicembre. Così facendo -aggiunge Grimaldi- Amauri sarebbe "convocabile" da Donadoni per i prossimi Europei.
Ecco: Amauri e gli Europei. E qui, francamente, sarebbe il caso di dire no. Che senso può avere, per il cittì, inserire all'improvviso, nel gruppo europeo, Amauri? Il brasiliano, è risaputo, è un campione, un fior di centravanti che possiede tutte le migliori qualità. Ma dinanzi a una Nazionale che in zona d'attacco deve già cimentarsi in scelte precise: dentro o fuori Del Piero e Cassano, dentro o fuori Borriello (capocannoniere della serie A) e Gilardino, sicuri di esserci Toni e Iaquinta, certi o quasi di esserci Di Natale e Quagliarella, la sorpresa-Amauri rischia davvero di essere una componente destabilizzante.
Non sappiamo fino a che punto Federcalcio e Gigi Riva si stiano adoperando per Amauri italiano: se lo fanno, in prospettiva, va benissimo. Ma se l'operazione procede (anche) in chiave europea, del prossimo Europeo, è -come minimo- sorprendente. E sbagliato.