FIORENTINA, Riparti con più rabbia
Delusi e arrabbiati? Certo ed è pure comprensibile dopo l’ingiusta eliminazione dalla Coppa Uefa contro i catenacciari Glasgow Rangers. Ma i viola devono ripartire subito, già oggi sul difficile campo di Cagliari, perché c’è un altro importante obiettivo: il quarto posto. «Ai ragazzi ho chiesto di stare ancora più assieme per trovare la carica giusta per ricominciare», racconta Prandelli.
Sia chiaro - prosegue il tecnico - so che chi non è più giovanissimo l’altra sera ha accusato ancor più il colpo avendo pochi anni di carriera davanti. Ma a tutti ho detto che non bisogna scoraggiarsi, quanto fatto e dimostrato finora deve renderci orgogliosi, anche i nostri tifosi lo sanno. La reazione dunque deve essere positiva, le motivazioni non ci mancano».
Il primo a dare l’esempio è proprio l’allenatore: «Riparto ancor più sereno e motivato, bisogna imparare ad accettare certi risultati senza isterismi, con la consapevolezza che si può migliorare. Stiamo disputando una grande stagione e onorando la maglia: ciò deve essere un punto di riferimento». Mai come stavolta l’aspetto psicologico conta più di quello fisico anche se quella odierna sarà per i viola la 54esima gara stagionale: «Dobbiamo restare squadra anche nei momenti difficili - raccomanda Prandelli - ripartiamo dalla nostra rabbia. Dopo una delusione così forte bisogna reagire e dimostrare che siamo vivi e vogliosi di essere protagonisti».
Oggi la Fiorentina sarà priva dello squalificato Montolivo, oltreché dell’infortunato Vieri, ma ha recuperato Liverani, Ujfalusi e Donadel usciti acciaccati con i Rangers: per i primi due l’impiego pare certo, per il terzo verrà deciso all’ultimo. Se partirà dalla panchina toccherà a Gobbi altrimenti l’ex cagliaritano giostrerà ancora terzino. In avanti ballottaggio fra Semioli e Santana accanto a Pazzini e Mutu, a caccia di un gol per eguagliare il suo primato stagionale. «Tutti hanno dato la loro disponibilità, è un segnale importante - dice - anche perché ci aspetta una gara difficile: i sardi sembravano spacciati e invece hanno saputo risollevarsi grazie al lavoro di Ballardini». Inevitabile un pensiero al derby di San Siro: «Vedo favorito il Milan perché sta bene ma spero che vinca l’Inter. In ogni caso - ammonisce Prandelli - non dovremo pensarci, se qualcuno dei miei mi chiederà il risultato del derby significa che non stiamo giocando come dobbiamo. Invece bisogna solo pensare al Cagliari».
Taglia corto sul problema del gol, che pure esiste ed è emerso anche con i Rangers: «L’altra sera ci è mancato un attaccante con un po’ più di fortuna», sorride il tecnico facendo capire che ora non è il momento di affrontare la questione, prima bisogna finire l’anno («Se credo alla Champions? Sì a patto di sapere che c’è ancora da lottare»), poi si tireranno le somme. Intanto si fa sempre più forte la candidatura di Gilardino.