CASO BEATRICE, Proseguono interrogatori a Mazzone
Interrogato oggi su sua richiesta, l'ex allenatore Carlo Mazzone ha ribadito al pm Luigi Bocciolini, titolare dell'inchiesta sulla morte del giocatore della Fiorentina Bruno Beatrice, chiusa nel giugno scorso, che da parte sua non ci furono intromissioni nelle cure a cui venivano sottoposti i giocatori. Beatrice morì di leucemia nel 1987, all'età di 39 anni. Mazzone è accusato di omicidio preterintenzionale insieme a due ex medici.
Assistito dall'avvocato Pietro Fioravanti, nel corso dell'interrogatorio Mazzone ha presentato una memoria difensiva e una richiesta di proscioglimento, sostenendo l'assenza di un nesso di causalità fra il ruolo di allenatore e la vicenda che ha portato alla morte di Beatrice. Mazzone ha anche ricordato che, nella sua lunga esperienza di allenatore, non è mai stato coinvolto in scandali sportivi. Secondo Fioravanti, la terapia coi raggi Roentigen, sospettata di essere la causa del decesso di Beatrice, all'epoca era consentita.