CENCIARELLI A FV, CREDO CHE IL TERAMO MI RISCATTERÀ. IL MIO RIMPIANTO...
Si avvicina sempre di più il momento della risoluzione delle comproprietà, una fase molto delicata del mercato che vede però la Fiorentina tra le protagoniste con ben sei casi da risolvere: la più importante, quella relativa a Cuadrado, è ormai ad un passo dalla risoluzione (con i viola che lunedì verseranno nelle casse dell'Udinese una cifra attorno ai 15 milioni di euro), mentre ancora incerte sembrano le altre cinque situazioni, che vedono protagonisti altrettanti ex giocatori della Primavera viola (ovvero Agyei, Bittante, Carraro, Cenciarelli e Fossati). Per capire quale potrà essere il destino di uno di questi cinque giocatori dal futuro ancora incerto, Firenzeviola.it ha contattato Diego Cenciarelli, centrocampista di scuola gigliata a metà col Teramo, che ha fatto il punto sulla sua stagione e sulle sue prospettive:
Partiamo dalla sua stagione: come valuta l'avventura a Teramo?
"È stato sicuramente un anno molto positivo perché con il Teramo siamo riusciti ad ottenere la promozione in Lega Pro unica e questo è un risultato che per la società conta davvero molto. Dal punto di vista personale sono riuscito a crearmi il mio spazio, dato che ho raccolto 27 presenze ed ho segnato due gol: mi ritengo soddisfatto della mia stagione".
In questi mesi che tipo di contatti ha avuto con la Fiorentina?
"Sinceramente non so se mi abbiano seguito nel corso dell'anno qui in Abruzzo, dato che non ho avuto contatti con nessuno della dirigenza viola. Però se devo dirvi la mia personale impressione sul mio futuro..."
Prego.
"Penso che quasi certamente sarò riscattato dal Teramo, nel giorno in cui verranno risolte le compartecipazioni. Se poi dovesse succedere il contrario sarò ovviamente felice, dato che sono cresciuto nella Fiorentina ed il sogno di tutti quelli che comunque hanno vissuto calcisticamente l'ambiente di Firenze è quello di giocare un giorno in prima squadra".
E se la Fiorentina non la riscattasse, le dispiacerebbe o non avrebbe comunque rimpianti?
"L'unico rimpianto che ho, e che non è del tutto dipeso da me, è l'annata di Perugia: avevo cominciato bene poi però una serie di infortuni mi ha fatto saltere quasi una stagione intera. Ecco, magari se avessi fatto bene a Perugia... oggi forse qualche chance in più l'avrei avuta. Vada come vada, però, ci tengo a ringraziare la Fiorentina per quello che mi ha dato sia a livello calcistico che umano: sono cresciuto in uno dei migliori settori giovanili d'Italia ed ho conosciuto uomini e persone competenti che mi hanno insegnato tanto, a partire dal professor Vergine fino agli osservatori Cappelletti e Niccolini".
Lei era molto stimato dal ds Corvino in particolare: pensa che con l'arrivo di Macìa qualcosa verso di lei sia cambiato?
"Ma sicuramente con l'arrivo di Pradè e Macìa si è creata una naturale rivoluzione nell'ambiente, prima di tutto nella prima squadra e poi anche per quanto riguarda il settore giovanile. In ogni caso, ripeto, sarò felice di aver trascorso quattro anni a Firenze e di aver vinto anche il campionato Allievi".
Lei conosce molto bene Babacar: pensa che sia pronto per la Serie A con la Fiorentina oppure crede che per la sua crescita sia meglio che vada a fare esperienza altrove?
"Baba ha qualità davvero fuori dal comune e Novellino quest'anno a Modena è riuscito a farglielo dimostrare. Secondo me dopo un'annata così importante, si merita di ritornare a giocare in A, magari se non con la Fiorentina con qualche squadra che possa farlo giocare con più continuità. Le sue qualità non si discutono e credo sia pronto per il grande palcoscenico".