VIOLA, ENTUSIASMO DA SFRUTTARE. CON L’INTER UN TABÙ DA SFATARE. SALAH, UN FARAONE PER FIRENZE
Sfruttare l’ottimo momento di forma e l’entusiasmo. Verrebbe da dire che è necessario approfittare del vento in poppa, quello che la Fiorentina si è saputa guadagnare a suon di gioco e buona continuità (al di là dei due punti lasciati per strada col Torino): oggi si affrontano due formazioni, i viola e l'Inter, oltre che in buona condizione anche libere mentalmente. C’è da capire chi avrà più perdere: la Fiorentina che deve proseguire la sua corsa per agganciare quanto meno il quarto posto o l’Inter che deve continuare a salire verso l’alto? Una bella lotta, ma la consapevolezza acquistata nel corso della stagione dovrebbe aiutare i viola a non sentire eccessivamente il peso di questa sfida. Di sicuro è un match che conta parecchio per la squadra di Montella perché potrebbe anche essere il trampolino di lancio in vista dell’andata della semifinale di Coppa Italia con la Juventus. Se è vero che l’Inter pare aver imboccato la strada giusta rispetto ad un mesetto fa, è comunque evidente che a livello difensivo i problemi non sono stati ancora risolti. Le ingenuità non mancano e anche lunedì scorso con il Cagliari, la squadra di Zola ha avuto due-tre palle gol clamorose. Viene da pensare che la Fiorentina col suo potenziale offensivo possa creare più di un problema all’Inter. Ed è anche - quella di oggi - l’occasione giusta per provare a sfatare il tabù che ha visto i viola sempre sconfitti negli ultimi tredici incontri contro i nerazzurri a San Siro. Ricordiamo ancora la vittoria del 2000 per 4-0 con le reti di Chiesa (doppietta), Batistuta e Bressan, era la Fiorentina di Trapattoni, anche quella con uno straordinario potenziale d’attacco. Insomma è arrivata l’ora di cancellare la tradizione negativa, sarebbe un bel modo allungare la striscia di risultati utili. Magari potrebbe pensarci Salah. Gli addetti ai lavori ovviamente lo conoscevano e sapevano che avrebbe potuto far cambiare passo alla squadra ma forse non tutti – anche perché molti, com’è normale, non sono addetti ai lavori - sono rimasti così estasiati che sognano che i Della Valle lo riscattino subito, adesso, senza aspettare il prossimo anno. Firenze sembra aver trovato davvero il suo Faraone.
Lorenzo Marucci