LO STOP A BREKALO TRA COMMISSIONI E CAMBI DI STRATEGIA APRE L'ULTIMA SETTIMANA DI MERCATO
Dalla valutazione sull'affare Brekalo a quella su un diverso innesto offensivo il passo è brevissimo, e soprattutto la Fiorentina è nuovamente al punto di partenza. La frenata registrata ieri sul fronte dell'esterno croato del Wolfsburg è probabilmente dettata dal consueto balletto delle commissioni, ma pure dalla consapevolezza che non siano necessariamente le corsie esterne i punti più deboli della squadra.
Traducendo se fino al week-end Fiorentina e Brekalo parevano sensibilmente vicini adesso l'ipotesi del suo approdo alla Dinamo Zagabria è persino più reale.
Dunque cosa realmente aspettarsi dal mercato invernale dei viola? Di certo un cambio tra i pali, con il solo affare con il Napoli per lo scambio Sirigu-Gollini che non è a rischio, poi spetterà alla società individuare e pescare l'occasione giusta. O almeno c'è da augurarselo. Detto del cambio di rotta delle ultime ore verrebbe da pensare che i viola siano già planati su altri obiettivi, si spiegano così le voci più disparate, se non fosse per il bisogno endemico di punte centrali che finalmente potrebbe riguardare nuovi obiettivi. Anche perchè immaginare che Petagna o Joao Pedro possano essere elementi funzionali alle idee di Italiano pare come minimo ostico, eppure il tempo comincia a stringere.
A una settimana esatta dalla chiusura ufficiale del mercato invernale le convinzioni sulla competitività della rosa a disposizione dell'allenatore, anche in attacco, sono nuovamente intaccate da risultati e prestazioni sul campo ma il rischio di ritrovarsi a rincorrere trattative che dovevano già esser impostate è ogni giorno più reale.
Quasi che programmare anche questo mercato sia diventato piano piano impossibile per una società che ha già pesantemente messo mano alla squadra in grado di guadagnarsi l'Europa. Segnali da valutare alla luce degli ultimi giorni d'affari in arrivo, quelli nei quali tutto può accadere. E durante i quali la maggior parte dei tifosi continueranno a sperare che, alla fine, a Italiano sia consegnato almeno un altro elemento offensivo.