LA FIORENTINA TORNA IN EUROPA DUE ANNI DOPO: ECCO COSA FARE SUL MERCATO. TRE PEDINE NON BASTANO PIU’. GRANDE OCCASIONE DOPO IL VIA LIBERA PER LO STADIO: BASTA ALIBI. I DELLA VALLE DIMOSTRINO SE AMANO DAVVERO FIRENZE E LA FIORENTINA.

28.06.2018 00:02 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
LA FIORENTINA TORNA IN EUROPA DUE ANNI DOPO: ECCO COSA FARE SUL MERCATO. TRE PEDINE NON BASTANO PIU’.  GRANDE OCCASIONE DOPO IL VIA LIBERA PER LO STADIO: BASTA ALIBI. I DELLA VALLE DIMOSTRINO SE AMANO DAVVERO FIRENZE E LA FIORENTINA.
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© foto di Federico De Luca

La Fiorentina dopo due anni è tornata in Europa League grazie alla sentenza dell’Uefa che ha escluso il Milan. Ma questo lo sapete già e ne parleremo diffusamente fra qualche riga.

Se mi permettete, vorrei prenderla un po’ più larga. Per inquadrare il momento. Per valutare più a fondo. Ammesso che ci riesca uno come me con una intelligenza media e che non fa di professione il trombettiere o il mangiatore di bistecche.

Dunque. Un anno fa eravamo qui a leggere e rileggere, per capire e valutare, un durissimo comunicato dei Della Valle che mettevano in vendita la Fiorentina. Fine. Addio. E’ stato bello, o quasi. Arrivederci a forse mai…

Un anno dopo, oggi, negli stessi giorni forse per scelta del destino, è cambiato tutto o quasi, a parte l’atteggiamento dei Della Valle che sono sempre i soliti distaccati, lontani, asettici, imperturbabili, agnostici e incomprensibili. Statue più o meno viola, a seconda delle convenienze.

Bene. Un anno dopo, dicevamo, in 48 ore, grazie al comune di Firenze, prima i Della Valle si sono trovati sulla scrivania un’autostrada burocratica per la costruzione della Cittadella Viola, il business che aspettavano da anni e poi, dopo la sentenza che li riporta in Europa non per meriti calcistici, ma comunque ce la riporta, sono tornati in Europa fra le squadre più forti.

Come dire finalmente, si riparte da zero.

Come dire grazie, ecco una grande occasione.

Come dire, dai ora torniamo a fare cose importanti.

Già, ma sarà così?

Non so sinceramente cosa faranno i Della Valle, ormai di promesse e di idee ne ho sentite troppe e come san Tommaso voglio solo mettere il naso. Non so cosa abbiano in testa i Fratellini a Pallini e quali siano i loro obiettivi, so soltanto una cosa che credo unisca il sentimento della città di Firenze, dei fiorentini e dei tifosi tutti: ORA BASTA.

I Della Valle hanno avuto tutto quello che volevano, ora tocca a loro muoversi e comportarsi di conseguenza.

Ora sono in una condizione favorevole sotto tutti gli aspetti. Economicamente non è poco poter costruire uno stadio e un centro commerciale enorme in accordo con il comune che ti regala 32 ettari di terreno nel cuore della città di Firenze. Sapete quanti costruttori sarebbero disposti a subentrare in un business simile? Basta pensarci un po’. Il comune ha fatto tutto questo pensando di fare il bene della Fiorentina, i Della Valle se ne dovranno sempre ricordare. Anche sotto l’aspetto sportivo il ritorno in Europa può cancellare due anni calcisticamente bui, può essere la spinta per rifare una squadra decente, degna della Fiorentina, l’occasione per tornare fra le grandi del calcio italiano ed europeo. Il Milan, in sostanza, è stato escluso perché fuori dai parametri anche più ampi del pareggio di bilancio. Di sicuro farà ricorso al Tas (tribunale amministrativo sportivo) e la sentenza potrebbe essere sospesa anche se oggi le possibilità sembrano poche. Potrebbero aumentare soprattutto se arriverà un nuovo proprietario. Ma questo lo sapremo solo a metà luglio.  

Il presente e il futuro sono questi: lo stadio si può fare, l’Europa è arrivata.

Morale?

Gli alibi sono finiti, non ci possono essere più scuse e nessuno sarà più disposto a tollerare promesse o silenzi.

Con lo stadio e con l’Europa i Della Valle devono rilanciare. Oggi o mai più.

La Fiorentina ha fra il quinto e il sesto fatturato della serie A e deve immediatamente tornare a fare bene calcio per riportarsi nelle posizioni che le competono, anche approfittando delle difficoltà economiche del Milan. Perché no?

Non c’è altra strada e Diego Della Valle credo l’abbia capito benissimo: i bonus sono finiti da un pezzo. E’ il momento del fare, dei programmi, dei rilanci e delle cose calcisticamente concrete.

Se i Della Valle non hanno questa intenzione, se pensano di vivacchiare per arrivare fra tre anni a recuperare i soldi grazie al business dello stadio per poi andarsene, vanno stanati subito. Sarebbe intollerabile per tutti un atteggiamento del genere, ma anche per l’amministrazione comunale che è sempre stata vicina ed ha assecondato la volontà di questa proprietà con l’obiettivo di avere una Fiorentina più forte.

Che fare, allora?

Intanto mi aspetto un mercato vero che tolga la Fiorentina dalla mediocrità degli ultimi due anni. Fino ad oggi non c’è stato. E se senza l’Europa potevano bastare quei 4-5 giocatori importanti da innestare sui 9-10 salvatisi dai disastrosi mercati degli ultimi due anni, più un gruppo di giovani, oggi con l’Europa non bastano più. Si gioca il giovedì, serve un turn over intelligenze e una rosa di almeno 18 giocatori validi, pronti, di personalità. Per fare l’Europa League non si può compromettere la caccia al quinto-sesto posto in campionato. Fra l’altro i conti sono in regola, facendo bene calcio e andando a fare colpi mirati, non dovrebbe essere un problema mettere in piedi una buona squadra. Ma Della Valle ha l’esatta percezione delle cose? Ha queste idee di sviluppo o tiene duro con l’autofinanziamento e il basso livello degli ingaggi? Lo scopriremo presto.

Le sensazioni non sono buone. Corvino, come sapete, è già in evidente difficoltà, non ha preso neppure uno dei giocatori che punta da un mese e mezzo e continua a proporre contratti spalmati in molti anni, difficili da accettare, quasi come se volesse accompagnare l’iter burocratico della costruzione dello stadio.

Si passa da scommesse che costano poco a giocatori buoni che Corvino vuol pagare spalmati come il burro sulla marmellata. Riuscirà a prenderli?

Boh. Lo spero. Fatto sta che lunedì inizia il ritiro e la Fiorentina ha quei 9-10 giocatori salvati da Pioli dopo l’anno scorso, è senza portiere e senza regista basso, tanto per dire dei ruoli più importanti.

Va bene a tutti questa situazione?

I trombettieri strombettano, gli sbandieratori sbandierano, ma serve essere amici di Corvino per convenienza per volere il bene della Fiorentina o è meglio fare discorsi seri e pungolare per far riflettere, richiamare alle responsabilità e (se possibile) migliorare?

Rispondete voi.

Nel frattempo ribadisco: il portiere Gabriel ha fatto bene sei mesi a Empoli, ma è pronto per la serie A? Pjaca alla fine accetterà la Fiorentina o sarà solo un parcheggio a tutto vantaggio del riscatto della Juve? Pasalic è del Chelsea, giocava la Champions in Russia, ha conquistato l’Europa due anni fa con il Milan, siamo sicuri che abbia già detto sì agli stipendi minori dei viola? Boh….

Ripeto: lo spero vivamente. Ripeto: ho l’applausometro acceso per Corvino. Ma, a naso, vedo poche idee e confuse. Spero di sbagliare, naturalmente. Intanto vorrei sapere con chi comincerà a lavorare Pioli lunedì prossimo, meno male che era stato lui a dire vorrei la squadra fatta per l’ottanta per cento già a Moena, e all’epoca non c’era l’aggravante dei preliminari.

Sarebbe interessante sapere cose ne pensano Diego e Andrea Della Valle ma sembra quasi che i due siano andati a scuola da Osho, potrebbero ormai dedicarsi stabilmente al silenzio e alla meditazione. Chi siamo?....Dove andiamo?....