GOMEZ ASPETTA UNA TELEFONATA VIOLA... ANCELOTTI VUOLE LJAJIC AL REAL, JOVETIC SNOBBA NAPOLI, SOGNA LA JUVE
I tedeschi lo sanno e non lo nascondono: Gomez vuole la Fiorentina. Mario si consuma nell'attesa come una candela, vive ai margini del Bayern, un ritiro surreale per lui. Del resto se non fosse così, Gomez avrebbe già scelto altri lidi, un attaccante col suo curriculum fa gola a tanti club. Soprattutto ora - potrebbe diventare un problema per la Fiorentina - che la cessione di Cavani potrebbe accendere un effetto domino dei bomber più quotati. Gomez però ha detto sì alla Fiorentina da tempo, c'è l'accordo sui suoi emolumenti - e non è poco... -, ma non basta: serve il semaforo verde del Bayern, quello che libererebbe la strada verso la Toscana, uscita Firenze Sud. Quel colore comparirà soltanto se i bavaresi accetteranno le condizioni economiche dei viola, totale 15 milioni, suscettibili pare di un leggero rialzo - modello Mibtel... -, ma non eccessivo. A 20 milioni non si chiude l'operazione.
La conferenza stampa di Pradè, giovedì scorso, è stata illuminante. Molti tifosi l'hanno presa male, pensando che l'affare Gomez si spegnesse con le parole pronunciate dal diesse. Invece non è così: Pradè ha ribadito un concetto che per altro proprio Firenzeviola.it aveva spiegato in queste settimane:
1) Se ci sono le condizioni economiche giuste Gomez arriva.
2) L'operazione Jovetic è assolutamente svincolata dallo sbarco di Mario a Firenze.
Queste due considerazioni di Pradè non sbarrano affatto le porte viola al centravanti tedesco, semmai chiariscono i dettagli di una vicenda che resta complessa, ma non impossibile per la Fiorentina. Restiamo ottimisti sul buon esito della manovra di mercato più importante dell'era Della Valle: anche perché non vorremmo che Gomez, attendendo con ansia la telefonata viola, si consumasse come un cerino...
In queste ore circola una battuta maligna, ma divertente, intorno alla Fiorentina: "Vuoi vedere che è molto più facile vendere Ljajic di Jovetic...?".
Detto che la società viola desidera allungare il contratto al serbo e che da lui si aspetta un grammo di riconoscenza per quello che gli ha donato in questi anni, è normale che in caso di mancato rinnovo, Adem sarebbe ceduto immediatamente per non ripercorrere la via crucis di Montolivo. Intanto, però, intorno a Ljajic si agita non solo il Milan - che per altro pare non avere adesso i denari sufficienti per convincere la Fiorentina -, ma anche e soprattutto il Real Madrid: Ancelotti, neo allenatore delle "merengues", stravede per il viola. Lo vuole ad ogni costo e nelle prossime ore il club spagnolo si farà avanti con forza. A quel punto starà alla Fiorentina decidere, ma se da Ljajic arrivasse un segnale deciso per lasciare Firenze, la trattativa andrebbe subito a conclusione.
Jovetic, nel frattempo, ha fatto capire ufficiosamente di essere poco attratto dalla possibilità di finire al Napoli. Il montenegrino da un anno ha in testa la Juventus, ha dato il suo gradimento a Marotta e Paratici e non intende cambiare idea. Ma la società di Agnelli non sembra accontentarlo, almeno per adesso, perché ancora non ha fatto pervenire alla Fiorentina l'offerta giusta. E Jovetic, stante così le cose, dovrà preparare la valigie non per Torino, ma per Moena, sede del ritiro viola.
Infine il nuovo preparatore dei portieri: è spagnolo, arriva da Valencia e prima ha anche lavorato per il Villarreal. Prenderà il posto di Nuciari, ieri avvistato all'allenamento del Bayern. La società viola aveva proposto a Nuciari di restare nel gruppo con incarico diverso, ma lui ha declinato con cortesia l'invito. E' legato da sempre allo staff di Roberto Mancini: se l'ex tecnico del City tornerà in pista, quasi sicuramente nello staff ci sarà anche Nuciari.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale