BENVENUTI A STRUZZOLAND. A FIRENZE SI TIFANO I PERSONAGGI E LA FIORENTINA PASSA IN SECONDO PIANO
Cosa è diventata oggi Firenze? Cosa è diventato il mondo intorno alla Fiorentina? Un ricettacolo di mediocrità, un territorio senza storia né ambizioni, in cui brick Boys, odiatori su commissione, confraternite del tablet su cui nelle varie trasmissioni radio e TV arrivano ogni genere di messaggi su chi parla della Fiorentina e non sulla Fiorentina stessa, menestrelli e ballerine hanno creato un mondo virtuale in cui il calcio è relegato in secondo o terzo piano.
Il bene della squadra non viene calcolato, in questo territorio d'Oltrecalcio non si tifa Fiorentina, si tifano i personaggi, il Presidente, il Direttore Sportivo, il Team Manager, il centravanti, il terzino, la mezzala. E naturalmente chi esprime un dubbio, una critica, una perplessità è un gobbo rosicone, un nemico da offendere, screditare, minacciare. I risultati della squadra non sono più un obiettivo primario, molto più interessante, e direi utile, fare finta che non si potrebbe fare meglio di così. Ogni giorno in questa terra sempre meno viola si avalla qualsiasi scelta, si giustifica qualsiasi mossa, si perorarono cause improponibili e la realtà viene sistematicamente ribaltata. Non esiste il tempo. Ogni anno, magicamente, è l'anno zero; estate, autunno, inverno, primavera e via, si riparte, perpetrando gli stessi passaggi, i soliti errori, persino gli identici articoli. E deve esserci in questa strana Struzzoland fiorentina una particolare sperimentazione terapeutica che azzera la memoria. La memoria è persa.
La storia della Fiorentina è ormai patrimonio di pochi Ortodossi che, guardati con diffidenza e sospetto, provano a spiegare che la Fiorentina è la quinta squadra per risultati sportivi nella storia del calcio italiano e la sesta per bacino d'utenza, inascoltati.
In questo scenario qualche pazzo visionario che mi azzarderei a definire partigiano viola vorrebbe addirittura preoccuparsi del fatto che il Presidente scelga dirigenti in base ai meriti sportivi e che gli obbiettivi siano quelli di vincere, o almeno di competere per vincere.
Si, figurarsi. Già mi pare si stia preparando la festa per la cessione del centravanti e, con esso, del connazionale stopper. Dando naturalmente per scontato che la Fiorentina non possa spendere troppi soldi per il sostituto, che a Firenze "certi" giocatori non verranno mai considerato lo scarso appeal un dato di fatto, che l'Atalanta sia semplicemente di un altro livello, senza preoccuparsi del fatto che lo sia da pochi anni grazie a lavoro, competenza, passione, bravi manager e solo per ultimo grazie al denaro.
Verrebbe da arrendersi all'ignoranza, alla mancanza di ambizioni, alla mediocrità dilagante, al pressappochismo, all'odio, ma invece voglio continuare a credere che il Presidente Rocco Commisso sceglierà di essere ricordato per le gesta sportive, per le soddisfazioni che si toglierà sul campo. Perché, caro Presidente, l'immortalità è figlia di vittorie e trofei e non della compiacenza dei falsi amici, dei menestrelli di corte e di improbabili caricature.
A questo proposito è a me incomprensibile come questa società, che e' indiscutibilmente attentissima nel portare al Viola Park le istituzioni sportive (e non) e nel comunicare loro serietà e prestigio, quando si tratta di comunicazione calcistica scelga praticamente sempre di assecondare il "celodurismo" viola di bassa lega, peraltro andando talvolta a irritare o sbeffeggiare quelle stesse istituzioni che compiace al Centro Sportivo.
Il video pubblicato su Tik Tok attraverso il canale ufficiale del club è l'ultimo esempio e, almeno a livello di immagine, la Fiorentina lo pagherà a lungo.