OBINNA, Dove è finito?

Il mercato è chiuso, ma il caso resta aperto: il giorno dopo la prima vittoria in serie B, l'unica ombra che immalinconisce il Chievo si chiama Victor Obinna. Convocazioni ignorate, allenamenti disertati, telefonini staccati: il nigeriano è irrintracciabile da più di una settimana. E la società potrebbe chiedere l'intervento della Lega. Il club veronese non ha più notizie di lui dalla vigilia della prima giornata di campionato: rientrato dagli impegni con la nazionale nigeriana, Obi era stato convocato per la trasferta di Cesena, ma non si è presentato. Le ha provate tutte, Obinna. «Se il Chievo non mi cede, tornerò in Nigeria», minacciò qualche giorno prima della chiusura del mercato. Ma la società è stata irremovibile.

«Non sappiamo dove sia - ha detto il d.s. Giovanni Sartori - Siamo delusi, ma lo aspettiamo ancora a braccia aperte. Se non si farà vivo, saremo costretti a tutelarci nelle sedi opportune: segnaleremo la cosa alla Lega». Il Chievo in realtà è convinto che il giocatore tornerà sui suoi passi (a giorni potrebbe esserci un incontro con Paolillo). Aspetterà, altrimenti si rivolgerà al collegio arbitrale. E la Lega potrebbe anche decidere la sospensione dello stipendio per un «dipendente» che non rispetta il «contratto di lavoro».«Non so niente - sono le uniche parole del procuratore Paolillo - vedremo nei prossimi giorni». Il nigeriano è rientrato a Verona sabato e tra oggi e domani volerà in Nigeria per una gara di qualificazione alla coppa d'Africa (8 settembre contro il Lesotho). Qualcuno dice di averlo visto, con addosso la divisa del Chievo, allenarsi tutto solo mentre il Chievo faceva tre gol alla Triestina. La solitudine, forse, gli porterà consiglio.