NOVELLINO, Comotto è un grande rinforzo
Con grandissimo senso della notizia, Walter Novellino ha annunciato l’unica vera news della giornata alle 17, con due ore d’anticipo sulla chiusura del mercato. Poiché il regime del silenzio stampa coinvolge anche l’allenatore, Novellino l’ha urlata al mondo granata, a quei cinquecento tifosi che ieri sono accorsi alla Sisport per assistere all’allenamento del Toro, prima di rientrare negli spogliatoi: «Abbiamo riacquistato Comotto, Gianluca resterà con noi». Giacché il Toro tutto ha fatto fuorché rinforzarsi, in questo desolante quadro vien da sé che non essersi indeboliti con la cessione dell’ex capitano sia almeno una grande consolazione da cui ripartire.
Non sarà più il capitano, perché anche Comotto ha commesso qualche errore pertanto ci rimetterà: però sempre meglio perdere la fascia che la faccia. Il terzino ha saputo dire di no anche agli ultimi assalti del Palermo, e il suo entourage giura che la moglie Marianna alla fine spingesse per andare a Palermo, a fronte di quell’opportunità più unica che rara. Zamparini è un uomo vincente, non gli andava giù l’idea di non riuscire a ingaggiare Comotto, così ha rilanciato. Gli ha alzato l’offerta a 1,3 milioni, poi ha concesso quali benefit una villa da sogno, baby sitter per il prossimo nascituro erede e pure voli aerei. Comotto a quel punto ha vacillato, e chiunque l’avrebbe fatto. Non tutti però sarebbero stati capaci di rimanere padroni della propria vita: quel trasferimento era dovuto più che voluto, e soprattutto deciso da altri. Il terzino avrà tanti difetti, ma è un uomo (pure assai orgoglioso) e s’è comportato come tale sino in fondo. Zamparini, alla fine, gli ha riconosciuto l’onore delle armi: «Per noi sarebbe stato un giocatore importantissimo, trovo paradossale che abbia rinunciato a un ingaggio che è più del doppio di ciò che attualmente percepisce per restare al Torino. I tifosi granata devono essergli molto grati». La rappresentanza della gente granata presente ieri alla Sisport quantomeno non gli è stata ostile: e questo, come si legge nel riquadro qui sopra, è risultato decisivo. Il resto l’ha fatto Novellino, sempre lui: ha abbracciato forte Comotto, l’ha riconquistato in un secondo, del resto lui non lo aveva mai perso. Quella morsa così stretta è valsa più di mille parole, ed è stato anche un messaggio alla squadra: anche i più severi nei confronti dell’ex capitano sapranno perdonare qualche sua mossa sbagliata. In attesa però di conoscere anche la verità di Comotto, ora parlerà il campo: e sul rettangolo verde il terzino mai ha tradito e mai tradirà il Toro.