NASSI A FV, UN NUOVO STADIO È INUTILE: SERVE CAPIRE DI CALCIO

29.05.2020 14:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
NASSI A FV, UN NUOVO STADIO È INUTILE: SERVE CAPIRE DI CALCIO
FirenzeViola.it

L'ex direttore generale della Fiorentina, Claudio Nassi, è molto critico in merito alla possibile realizzazione di un nuovo impianto sportivo gigliato: "Sono balle quelle secondo cui uno stadio di proprietà è indispensabile" dice in esclusiva ai microfoni di FirenzeViola.it.

Quindi sono inutili i tentativi di ammodernamento?
"Beh, se vogliamo ristrutturare il Franchi bisogna però lasciarlo intatto: si tratta di un'opera architettonica, forse la più bella per quello che riguarda gli stadi. Mentre fui contentissimo quando seppi che era stato acquistato il terreno a Bagno a Ripoli per costruire un centro sportivo degno del nome della Fiorentina. Era l'unica cosa che mancava ai viola, per il resto c'è tutto. Quello che serve davvero è capire di calcio".

In che senso?
"Nel senso che è fondamentale puntare su quello. Non parlare di calcio, ma farlo. E seriamente, perché purtroppo non ce ne sono molti, in Italia e all'estero, che ne capiscono".

In tal senso, la proprietà viola è fra quelle che ne capiscono?
"Quando Commisso ha detto di avere una certa età e di voler vincere subito, ha dato l'input per fare le cose come devono essere fatte. Se non sbagli l'acquisto puoi prendere chi ti pare, non saranno mai soldi persi. L'anno scorso, o al mercato di gennaio, la Fiorentina poteva prendere De Paul, che Pradè conosce, e poi poteva prendere Tonali. Costavano troppo? Non importa, perché sarebbero stati soldi spesi bene: Tonali ora costa quasi il doppio dell'anno scorso, mentre De Paul potrebbe giocare in tutte le grandi squadre. La Fiorentina avrebbe anche potuto prendere Haaland, visto quanto il Borussia l'ha pagato (circa 45 milioni, ndr). Bisogna cercare di diminuire la percentuale di errore, cosa possibile aumentando invece la qualità... La quantità non interessa, serve fare scelte meditate".

Il 20 ripartirà il campionato. È soddisfatto?
"Non ho mai avuto problemi, cioè sapevo che il campionato sarebbe ripartito come in Germania. Il calcio è l'oppio del popolo e serve alla politica. Non è vero che è la terza industria d'Italia: è la prima...".

Ci sarà magari qualche complicazione, tra densità di gare, caldo, preparazione magari non così adeguata...
"Sarà certamente complicato ma ci troviamo di fronte a un fatto eccezionale, bisogna far buon viso a cattivo gioco. Sarà il problema di allenarsi bene, curare l'alimentazione, stare ancora più attenti alla vita privata e basta".

Che Fiorentina si aspetta?
"La Fiorentina è un problema, perché vorrei che tornasse a brillare e occupasse il posto che le spetta da sempre, invece anche quando ci sono le possibilità tarda ad arrivarci. Voglio dire, i Della Valle erano tra i più ricchi imprenditori al mondo, ora c'è Commisso... Quindi la proprietà è sempre stata più che valida sul piano economico, c'è solo da fare le cose seriamente. E ricordarsi che Firenze, con tutto il rispetto, non è né Empoli, né Cremona, né Lecce: a Firenze non esiste fare mercato, conta solo la qualità".