CUPER, Domani la squadra sa di vincere
Saranno più di tremila i tifosi parmigiani che affronteranno il viaggio della speranza a Firenze: “Questo è un aspetto molto importante – dice l’allenatore Hector Cuper, dal Centro Tecnico di Coverciano, dove il Parma è in ritiro in vista della gara di domani contro la Fiorentina – la squadra ha tanto, tanto bisogno anche dei propri tifosi. Non è la stessa cosa entrare in campo, salutare tutti e, guardando la tribuna, non vedere nessuno dei nostri. Domani se ci saranno davvero 3.500-4.000 tifosi del Parma daranno ancor più fiducia e stimoli alla squadra. Saranno un aiuto in più…” Anche perché l’impresa non sarà facile: “Il nostro unico pensiero è vincere, ed è per questo fine che stiamo lavorando. Dobbiamo metterci bene in testa questo concetto… Un pareggio non sarebbe positivo, poiché dovremmo dipendere da altri risultati. E’ una partita che entrambe le squadre devono vincere: il pari potrebbe andarci bene solo se si verificassero un insieme di combinazioni di risultati a noi favorevoli, ma noi non dobbiamo aspettare questo, noi dobbiamo vincere…”
Hector Cuper, sarà difficile battere la Fiorentina…
“Noi pensiamo di vincere: è il nostro unico pensiero, ed è per questo fine che stiamo lavorando. Dobbiamo mettere bene in testa questo concetto…”
Non potrebbe bastare il pareggio?
“Un pareggio non sarebbe positivo, poiché dovremmo dipendere da altri risultati. E’ una partita che entrambe le squadre devono vincere: il pari potrebbe andarci bene solo se si verificassero un insieme di combinazioni di risultati a noi favorevoli, ma noi non dobbiamo aspettare questo, noi dobbiamo vincere.”
Quali combinazioni dovreste aspettare, in caso di mancato successo domani?
“Per esempio dovremmo aspettare la partita dell’Inter, sperando che la domenica successiva arrivi al Tardini senza motivazioni, ma per noi, adesso, è più facile pensare che dobbiamo vincere ed andare avanti. Certo c’è anche la Fiorentina che gioca, squadra bravissima, ma noi non dobbiamo pensare tanto, ma fare solo quello di cui abbiamo bisogno.”
Certo il calendario non è stato molto benevolo…
“Il calendario è questo: sembra peggiore solo perché siamo arrivati a questo punto in una situazione quasi drammatica. Il calendario è uguale per tutti. La differenza è arrivare in fondo dovendo dipendere anche dai risultati degli altri: ecco perché dover affrontare Fiorentina ed Inter rende il calendario proibitivo, però se il Parma oggi avesse cinque punti in più questo problema non esisterebbe…”
Quando era arrivato al Parma sperava che a questo punto la squadra sarebbe già stata salva?
“Sapendo delle difficoltà della partita di domani io speravo di arrivare già salvo, ma ero consapevole che era alta la probabilità di arrivare ad affrontare la Fiorentina ancora bisognosi di punti. Quando subentra in corsa, al di là dell’ottimismo, uno sa di non conosce profondamente la squadra, ma di doverla subito prendere in mano e vedere come risolvere i problemi. Col tempo mi sono accorto delle tante difficoltà che abbiamo: dopo 3-4 gare ho capito che ci sarebbe toccato un finale drammatico, non dico come quello che stiamo vivendo adesso, ma sapevo bene che avremmo avuto delle difficoltà…”
Dopo la seduta di rifinitura ha qualche problema per la formazione di domani?
“No: tutti i giocatori sono a disposizione dell’allenatore e l’allenatore deve mettere in campo la squadra che secondo lui – quindi secondo me, in questo caso – ritiene al meglio come stato di forma dei giocatori. Domani metterò in campo quelli che stanno bene: recuperiamo Gasbarroni, Zenoni e Paci, però ci sono anche altri giocatori che stanno vivendo un buon momento di forma. La squadra ce l’ho già in mente: domani tutti conosceranno quale undici scenderà in campo contro la Fiorentina.”
Quale la sua principale preoccupazione?
“La mia principale preoccupazione è che la squadra riesca a giocare senza farsi prendere dai nervi per la situazione che ci tocca vivere. Non dico che debba andare in campo rilassata, perché non si può giocare a calcio senza stimoli, voglia e grinta. Noi dobbiamo entrare in campo pensando che dobbiamo vincere, perché abbiamo questa necessità, però giocando bene a pallone. Ogni volta che la sfera è in nostro possesso non dico che ci si debba divertire, perché in questa situazione è difficile essere spensierati, però almeno metterci la voglia di giocare bene la palla: ci sono più possibilità che il risultato arrivi quando una squadra gioca bene…”
La partita nella quale il Parma si fece più tradire dai nervi fu quella con il Napoli…
“La partita col Napoli è stata davvero drammatica, perché non solo il Parma ha perso tre punti, ma ben di più… E’ una esperienza da non ripetere, anche se contro la Reggina abbiamo pure avuto contro un’altra espulsione. Come avevo detto prima della partita con il Genoa, la cosa più importante è rimanere in undici, così da poter avere un po’ più di possibilità di vincere la partita. Le espulsioni contro il Napoli sono servite alla squadra per prendere coscienza, dopo quella cattiva esperienza. Episodi del genere non si ripeteranno più: lo spero bene, avendo visto quali sono state le pesanti conseguenze di quelle espulsioni.”
Da Parma dovrebbero arrivare a sostenervi più di 3.000 tifosi…
“Questo è un aspetto molto importante: la squadra ha tanto, tanto bisogno anche dei propri tifosi. Non è la stessa cosa entrare in campo, salutare tutti e, guardando la tribuna, non vedere nessuno dei nostri. Domani se ci saranno davvero 3.500-4.000 tifosi del Parma daranno ancor più fiducia e stimoli alla squadra. Saranno un aiuto in più…”
Cosa le piace di più e di meno del suo Parma?
“L’aspetto che mi piace di più è che la squadra lotta, ha una buona grinta e non si arrende; quello che mi piace di meno è che dovremmo giocare un calcio più pulito, con un migliore possesso di palla: stiamo lavorando per questo.”
E della Fiorentina?
“I movimenti che fanno come squadra: un giocatore prende la palla e gli altri dieci (a parte il portiere, naturalmente) si muovono tutti insieme tenendo come riferimento quella palla. Si muovono in sincronia, insomma. Il lato che non mi piace? Sarebbe brutto se lo dicessi…”
E i punti deboli?
“Punti deboli? Sono pochi, ma non devo dirli: se vogliamo approfittarne devo tenerli per me… Stiamo parlando di una squadra che ha fatto una stagione straordinaria – anche se non è riuscita a raggiungere la finale di Coppa Uefa – gioca un buon calcio, è equilibrata e compatta. Non so come stia in questo momento dal punto di vista del morale, avendo perso un obiettivo – la finale Uefa – che senza dubbio meritava di raggiungere. Questo potrebbe essere per loro un piccolo problema: noi, se staremo bene, dovremo approfittarne. La Fiorentina ha fatto molto bene nell’intera stagione e ha un grandissimo allenatore: io rispetto molto Prandelli…”
Ai viola mancheranno Mutu e Vieri…
“Sono giocatori importanti, ma alle volte chi subentra agli assenti ci mette più voglia, più grinta, più spirito, anche per cercare di dimostrare all’allenatore che potrebbe giocare al posto del titolare. Certo sia Mutu che Vieri sono dei buoni giocatori, però la Fiorentina ha una panchina attrezzata dalla quale pescare buoni sostituti.”
A centrocampo?
“Liverani mi sembra che giochi bene a centrocampo…”
Reginaldo è un fresco ex: proprio di recente sono migliorate le sue prestazioni: che sia merito della Canalis?
“Reginaldo sta benissimo: secondo me sta facendo molto bene. Io non conosco la sua fidanzata, è un tema che non mi interessa.”
Il suo pronostico per la partita di domani?
“Vince il Parma, è sicuro… Se no mi ammazzano tutti…”