MALEDETTO "RANKING UEFA"
L’inquadratura su Montella, a fine partita contro il Siena, riassume lo stato d’animo di tutti noi: ha tirato un bel sospiro di sollievo per il risultato ottenuto. Abbiamo cominciato in modo arrembante e dopo il gol di Gonzalo si sperava di portare a casa un bottino più consistente ed invece ci siamo trovati a stare col fiato sospeso fino all’ultimo secondo.
L’importante era comunque portare a casa i tre punti per stare tranquillamente in Europa e mantenerci il quarto posto. Peccato che adesso questa posizione non consenta più l’accesso ai preliminari di Champions e chissà quanto tempo dovrà ancora passare, prima che il calcio italiano recuperi nel ranking Uefa, al fine di allargare il numero di squadre che possono partecipare a questa competizione. Fino a qualche anno fa saremmo quasi all’impresa ma il declassamento del nostro calcio, ed alcune macchinazioni, ci terranno lontani dall’olimpo europeo.
Per tornare a ieri, la Fiorentina si è presentata al Franchi con diverse variazioni e con uomini che potrebbero essere alle ultime apparizioni in maglia viola. Una sorta di esame, di passerella finale, quasi un defilè anche se non tutti i modelli sono belli e bravi. La consistente ciurma degli attaccanti (Jovetic, Larrondo, El Hamdaoui e Toni) non ha visto eccellere nessuno in modo particolare. Certo il montenegrino qualche buona giocata l’ha trovata, ma sempre troppo poco per arrivare alla sufficienza nella prestazione. Larrondo penso si possa lasciare a Siena (quando è uscito tra i fischi, non si capiva bene da quale tifoseria arrivassero), El Hamdaoui era vicino al gol, se non fosse che non si è capito con Jojo, mentre Lucatoni non si è capito con se stesso visto che ha sparacchiato sopra la traversa uno splendido assist di Pasqual. Io capisco voler aiutare il compagno a segnare, ma penso che il capitano poteva buttarla dentro lui e si andava tutti a casa tranquilli.
C’era anche un altro centravanti che ha fatto il suo ingresso, in panchina e non sul campo, ma rivedere Rossi sempre più vicino al rettangolo di gioco, fa un piacere immenso.
Ci troviamo in queste ultime partite anche a vestire i panni del castigatore perché, con la sconfitta contro di noi, il Siena saluta quasi certamente la serie A e domenica potrebbe essere il turno del Palermo.
Domenica? Chissà! Questa pagliacciata sul prossimo match a Firenze è roba da fantascienza. Ci contendiamo la zona stadio con il passaggio del Giro d’Italia e viene da chiedersi quali “geni della lampada” siano riusciti ad organizzare la concomitanza dei due eventi. Una cosa è certa: a noi tifosi spetta vedere l’ultima partita della nostra Viola e, nonostante ci si senta presi per il “naso” da tutti, saremo presenti in qualsiasi momento decidano di farci giocare.
L’ultimo abbraccio non si nega a nessuno.
La Signora in viola