COR.FIO., Addio a Paolo Beldì, regista tifoso di Hamrin
Il Corriere Fiorentino saluta Paolo Beldì, regista tifosissimo viola, a un giorno dalla sua scomparsa. La triste notizia è arrivata come un pugno nello stomaco tra i tanti che a Firenze avevano rapporti con lui, tutti basati sulla comune passione viola. Tanto era grande il suo amore per questi colori, che un paio di mesi fa aveva alzato il tiro, forse perché stremato dalle ultime tre stagioni che hanno mandato in crisi anche il più determinato degli ottimisti.
«Se vendono Vlahovic, mi incateno», aveva dichiarato, proprio perché dopo vent’anni aveva rivisto qualcosa del giocatore che più lo aveva fatto impazzire, Gabriel Omar Batistuta. Il suo approccio con i campioni del passato sfiorava la tenerezza e quando conobbe Hamrin era molto, ma molto più emozionato della prima volta in cui gli capitò di dirigere il suo idolo di sempre, Adriano Celentano.
Quelle strane occasioni, così il titolo di un film a episodi degli anni ‘70, dove un inedito Alberto Sordi travestito da alto prelato, in un agosto romano vuoto e malinconico, rimane chiuso in un’ascensore con una conturbante Stefania Sandrelli.
Rare,...
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