MALOTTI A RFV, Arthur-Lopez? Sì, ad una condizione
L'allenatore Roberto Malotti è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola, durante la trasmissione 'Palla al Centro', parlando delle difficoltà manifestate da Beltran in queste prime uscite: "il gioco di Italiano predilige gli esterni larghi e quindi l'attaccante resta isolato. Fino ad oggi il Mister ha dimostrato di riuscire a migliorare la squadra nel corso della stagione, e non vedo perché non debba farlo anche quest'anno, mettendo i propri attaccanti nella condizione migliore per esprimersi".
Italiano viene accusato di essere un integralista: secondo lei è l'allenatore a doversi adeguare alla rosa o viceversa?
"Il fatto che sia integralista vuol dire che porta avanti un'idea di calcio, e questo è un bene. Poi è normale che le caratteristiche dei giocatori sono da tenere di conto: se i centrocampisti sono lenti, ad esempio, è impensabile adottare un tipo di gioco che si affidi ad un pressing asfissiante una volta persa palla. Italiano è un tecnico bravo e credo che, pur restando integralista, possa apportare i giusti accorgimenti alla squadra. Non credo che voglia cambiare radicalmente un'idea di calcio che fino ad oggi lo ha portato a raggiungere ottimi traguardi".
Vede la possibilità di una coesistenza tra Maxime Lopez e Arthur?
"E' una situazione che si può portare avanti se la Fiorentina è padrona del gioco. Chiaramente le garanzie difensive che dava Amrabat si sono perse, per cui se Italiano vorrà proporre un centrocampo con i due nuovi arrivati dovrà cambiare qualcosa rispetto ai dettami tattici usati la scorsa stagione".