VISTA IN TRASFERTA, Una vittoria per punti e morale
A cura di Patrizia Iannicelli
Una settimana vissuta tutta d'un fiato per la tifoseria viola, la prima al Franchi con molte aspettative ma grande delusione per il risultato, la vittoria in Europa League e subito in campo per la seconda trasferta della stagione. La partita si gioca a Bergamo, allo stadio Atleti Azzurri d'Italia contro L'Atalanta. L'orario è alle 18.00, anche per questo motivo una parte dei tifosi rinuncia a seguire la squadra viola. I tagliandi venduti nel settore ospiti risulteranno in tutto 433. Come avviene di solito per la maggior parte dei tifosi, si usufruisce dei pullman organizzati dalle associazioni, anche perché Bergamo viene considerata una gara a rischio per le rivalità tra le due tifoserie.
Puntuali all'ora prestabilita con sciarpe, bandiere e maglie viola si parte da Firenze intorno alle 13.00, per essere a destinazione alle17.00. La gara è molto sentita, il sostegno con cori di incitamento è totale già nella fase del riscaldamento, troppo importante la posta in palio. La formazione iniziale è inedita, anche per un turn over necessario viste le gare ravvicinate che si devono disputare in questo periodo. Al fischio d'inizio il modulo è di un 3-5-2, Neto, Savic, Gonzalo, Alonso, Cuadrado, Mati Fernandez, Badelj, Aquilani, Pasqual, Ilicic, Gomez. La Fiorentina attacca in maglia bianca sotto il settore ospiti, buoni i primi quindici minuti, ma la vera occasione e dell'atalantino Boakye (vera spina nel fianco) che centra il palo e fa venire i primi brividi in una giornata da temperatura estiva. Inizia anche lo show di Neto (migliore in campo) che in più di un' occasione si oppone alle incursioni nero azzurre.
La Fiorentina cerca di trovare qualche varco, ci provano prima Alonso poi Aquilani. Nell'intervallo i tifosi hanno il tempo per rifiatare ed evidenziare quante difficoltà si hanno ancora in fase realizzativa. Purtroppo ancora lontano dalla sua fama il centravanti tedesco Mario Gomez, che dalla sua ha il totale appoggio dei tifosi. Nel secondo tempo non aggancia un cross di Pasqual e viene fermato da un fuorigioco che visto dalla parte dei sostenitori non sembra esserci. Il fato avverso è dalla sua parte. Il primo cambio porta al risultato sperato, Montella sostituisce un opaco Badelj con lo sloveno Kurtic. La svolta della gara arriva proprio dal neo entrato che tre minuti dopo, da un passaggio di Mati Fernandez dalla sinistra, con un diagonale rasoterra trova l'angolo per il vantaggio viola.
Una liberazione ma quanta fatica e quanti i minuti da giocare. Inizia la sofferenza sugli spalti, l'Atalanta non vuole perdere , ma i giocatori viola con carattere e determinazione lottano su ogni palla. Le sostituzioni di Alonso per Richards e di Vargas per Cuadrado, servono per dare forze nuove in campo. L'arbitro di gara ad ogni fallo fa scattare l'ammonizione dei gigliati, si teme al peggio. Sul display del cartellone sopra il settore ospiti i minuti scorrono lenti, il tempo sembra rallentare la sua corsa. Neto fino dall'inizio continua a raccogliere applausi, grande intervento quasi a tempo scaduto su Boakye.
Il recupero di cinque minuti (per tutti i tifosi esagerato) una lenta agonia. L'ultima azione dell'Atalanta con il solito Boakye viene deviata da Gonzalo. Il respiro di sollievo al fischio finale con il tripudio totale di tutti i tifosi ormai esausti e senza voce. La gioia e la soddisfazione dei presenti sugli spalti si condivide con tutta la squadra che a fine gara si porta sotto il settore ospiti per festeggiare questa vittoria fondamentale. Tre punti che fanno classifica ma soprattutto morale, in previsione del tour de force che si dovrà affrontare nelle prossime settimane. Si riparte per le proprie destinazioni intorno alle 21.00, si rientra a notte fonda, ma finalmente per i tifosi viola i primi bagliori di luce.