VISTA IN TRASFERTA, Tira aria d'Europa
Siamo ormai agli sgoccioli di un campionato incredibile, iniziato nella torrida estate del 2012, quando per la prima volta al Franchi ci si apprestava a conoscere una squadra totalmente nuova e rinnovata in tutte le sue compagini. Nessuno avrebbe immaginato e scommesso in un finale di questo genere, quello di vedere la nostra squadra che potesse lottare per un obiettivo europeo. I tifosi come giusto che sia coltivano i propri sogni, in silenzio, una sorta di scaramanzia, con la sola realtà concreta di essere al fianco dei ragazzi viola sempre, comunque, dovunque. Le ultime trasferte forse sono quelle più sentite, soprattutto in questo momento, che si potrebbe scrivere una pagina importante nella storia della Fiorentina., una vera e propria impresa che ha il sapore dello straordinario.
Dopo la vittoria a rischio coronarie contro il Torino, la tifoseria in fermento era già proiettata verso Genova. Fin dalle prime ore della vendita dei tagliandi si notava un aumento esponenziale della vendita dei biglietti del settore ospiti, agevolati anche dal costo irrisorio e dalla relativa distanza , unita alla possibilità di portare un "non tesserato" nell'iniziativa :"porta un amico allo stadio". All'inizio della settimana, in pochi giorni, il settore superiore del "Ferraris" andava esaurito, tale da aprire anche quello inferiore. Il numero totale dei tifosi viola al seguito della squadra sarà ufficialmente di 1373 unità. Un mini esodo che dalle prime luci di una domenica grigia e piovosa, muove intere carovane di pullman dalla Toscana e da altre regioni, di pulmini e mezzi propri. Per l'autostrada e nelle soste degli autogrill un unico colore, il viola, con un entusiasmo ritrovato, dopo anni di tristezza e patimenti, anche questa è una vittoria che i ragazzi di Montella hanno saputo ottenere. Dopo due ore di viaggio siamo nel settore ospiti verso le 14.45, che in pochi minuti si riempie di bandiere e striscioni, sembra di formare un mosaico dove i tanti tasselli offrono una splendida cornice.
E' quasi incredibile pensare solo ad un anno fa quando ancora si annaspava in una classifica da terrore, e si doveva conquistare la permanenza nella massima serie. Al riscaldamento della squadra, in molti attaccati ai vetri che dividevano il campo dal settore, quasi a dare quella spinta in più, quasi a voler essere più vicini possibili a tutto il gruppo che pochi minuti dopo doveva affrontare una nuova "battaglia". La formazione quasi scontata con il rientro di Jovetic, e il modulo 4-3-3. Finalmente il fischio d'inizio, la visuale non è delle più ottimali, ma la squadra viola attacca sotto il nostro settore. Nella prima mezz'ora, come sempre, molto possesso palla, quasi uno studio della squadra avversaria al quale siamo abituati, qualche fallo non ravvisato da parte di Rizzoli (che ci dà qualche preoccupazione), nessun problema sotto la nostra porta. Al 36° Cuadrado protagonista in assoluto, fa partire un tiro da metà campo e la palla entra in rete. Il goal del vantaggio che manda in delirio i tifosi viola, pochi minuti al 42° un Ljajic incontenibile, scatenato, scarta due giocatori della Sampdoria e raddoppia.
Si corre verso quel vetro che ci divide, impazziti, con la squadra che viene a festeggiare con noi, delle emozioni che fanno scoppiare il cuore di felicità, difficili da raccontare. All'intervallo non si riesce a parlare, abbiamo bisogno di rifiatare, ma si ha la netta sensazione, che gli errori della scorsa domenica non si ripetono. Si riparte nel secondo tempo, la squadra viola continua ad attaccare dalla parte opposta alla nostra, si continua a costruire azioni, e al 27° vediamo uno strepitoso Ljajic sulla linea di fondo che serve magistralmente Aquilani al centro dell'area che sancisce il definitivo 3 a 0. Da questo momento certi di un altro risultato prestigioso, si parte con i cori di ola ad ogni passaggio, la nostra superiorità è netta. Si continua con la nostra ironia intonando fino al termine :"il pallone è quello bianco", (già adottato con altra squadre) che diventa il coro assoluto. Per la cronaca, un leader assoluto, Ljajic, viene fermato con un brutto fallo da Guastaldello giustamente espulso.
Le sostituzioni di Cuadrado e Aquilani, per Sissoko e Romulo,servono solo per una standing ovetion per i due campioni, così come quello di Ljiajc per El Hamdaoui. Termina la gara con un coro dovuto e sentito verso mister Montella, che sportivamente è applaudito anche dai suoi ex tifosi. Restiamo 45 minuti nello stadio, poco importa se siamo stremati, i commenti sono tutti unanimi, la vittoria è stata netta, giusta e mai messa in discussione, una super squadra che ci sta regalando delle immense soddisfazioni. Il nostro sogno da questa sera diventa più reale, e ci fa respirare davvero un'aria particolare, quella che ha il sapore dell'Europa...