VISTA IN TRASFERTA, La Fiorentina parte in salita
A cura di Patrizia Iannicelli
Dopo un' estate di amichevoli, di esperimenti, di moduli, arrivi di nuovi giocatori, conferme e proclami per gli obiettivi da raggiungere, finalmente le partite che contano. Inizia una nuova stagione anche per tutti i tifosi viola, pronti ancora una volta a stare accanto alla squadra, un tour de force su tutti campi della penisola e d'Europa. Una passione che non conosce tempo, età, sesso, ceto sociale, per vivere, condividere, raccontare e ricordare emozioni uniche, che solo la maglia gigliata riesce a dare. I tifosi che partono con il solito entusiasmo, tra mille aspettative, speranze e sogni. La prima gara ufficiale del campionato non è delle più semplici, sia per l'avversario che si deve affrontare in campo, la Roma, una delle candidate allo scudetto, sia perché considerata una delle gare a rischio per le rivalità tra i supporter. Ulteriore difficoltà è l'orario in notturna, che costringe al rientro nella tarda serata i circa 700 tifosi viola presenti sugli spalti del settore ospiti. In tanti hanno rinunciato anche per il costo eccessivo del tagliando.
La maggior parte decide di usufruire dei pullman e pulmini organizzati, qualcuno con mezzi propri approfitta dell'ultimo weekend di ferie per restare nella capitale. La nostra cronaca racconta i viaggi degli itineranti, di coloro che affrontano ore interminabili e alcune volte estenuanti, andata e ritorno, solo per assister ai novanta minuti di gara. Così è stato anche in questa "prima", il ritrovo e la partenza da Firenze nel primo pomeriggio, scortati dalle forze dell'ordine fino a destinazione. Alla barriera autostradale di Roma i consueti controlli e l'attesa per gli altri gruppi provenienti dalle diverse regioni, fino ad arrivare a passo d'uomo all'interno dello stadio, intorno alle 20.00, quasi sei ore di viaggio. Nessun problema all'ingresso anche per il servizio dei 600 steward presenti nel settore ospiti. La temperatura calda aumenta all'ingresso in campo delle formazioni, i con cori di incitamento rimbombano da una parte all'altra. A differenza delle altre volte, nessuna bomba carta viene esplosa, ma molti i fumogeni nella Curva Sud dei romanisti.
La formazione viola è inedita Marco Alonso al posto di Pasqual e il neo acquisto Brillante a centrocampo, ci pone delle perplessità, senza polemiche del caso. Primo tempo con poche emozioni, la squadra viola soffre la velocità e la grinta della Roma, l'atteggiamento rinunciatario dei nostri ci fa sobbalzare in più occasioni. La fiorentina per metà tempo è l'ombra di se stessa, inguardabile, le incursioni della Roma veloci e piene di grinta. Al 27esimo il terrore di prendere goal si realizza concretamente quando un tiro di Gervinho dalla sinistra, viene respinto da Neto, palla che arriva a Nainggolan che porta in vantaggio i giallorossi. La bolgia dell'Olimpico ci tramortisce, Montella cerca di correre ai ripari con il primo cambio, un opaco Brillante con Ilicic.
Nel secondo tempo i viola sembrano svegliarsi dal torpore iniziale, si vedono sotto porta con l'occasione più netta al 61esimo quando Ilicic colpisce la traversa e subito dopo Babacar in area servito da Ilicic costringe De Sanctis a un intervento che salva il risultato. A cosa inveire contro la sfortuna quando si regala un tempo agli avversari? I cambi di Joaquin per Babacar (uno che si salva dalla debacle)), e al 71esimo di Aquilani per Vargas sembrano portare nuova linfa alla squadra viola. Nel finale convulso ancora un'occasione per Ilicic, e Garcia che cerca di coinvolgere il pubblico dato il forcing purtroppo inutile della Fiorentina. Nei tre minuti di recupero le speranze viola si infrangono con il raddoppio di Gervinho su contropiede.
Quanta tristezza restare nello stadio fino a mezzanotte, costretti a vedere e ascoltare cori e offese dagli avversari, ma anche questo rituale fa parte del gioco. Non resta che prendere spunto dei diversi e opposti pareri e opinioni per un'analisi della gara : chi addebita la sconfitta ai rinforzi non adeguati, chi al regalo che ha fatto il mister con una formazione non all'altezza, chi vede il bicchiere mezzo pieno considerando la reazione nella seconda fase di gioco, chi si consola pensando al rientro di Rossi e Cuadrado che insieme a Gomez formerà il trio delle meraviglie. Resta comunque sui volti di ognuno la delusione di un campionato partito in salita..