VERSO IL MILAN, Assenze e presenze pesanti
Mutu contro il Milan non ci sarà, che peccato. Nonostante la prova non brillantissima di Cesena è e resta il giocatore più decisivo della Fiorentina (forse al pari soltanto di Vargas). Tra l'altro in quella partita godeva anche di molte attenuanti: il primo caldo della stagione (a Cesena il termometro puntava sui 25 gradi), le due partite in Nazionale dopo tanto tempo, i viaggi che sebbene non intercontinentali rendono comunque più stanchi sia il fisico che la mente.
Quel giallo rimediato al 13' del primo tempo, poi, resta un piccolo mistero: Adrian alza leggermente il gomito in un contrasto con un difensore avversario e viene immediatamente ammonito dall'arbitro Gava. Per carità, lungi da noi montare un caso su di un'ammonizione che, tutto sommato, da regolamento ci può anche stare, tuttavia resta negl'occhi la prontezza del direttore di gara che dopo dieci minuti di una partita tranquillissima estrae un giallo senza nemmeno pensarci un secondo. Il risultato è che Mutu salterà la sfida contro il Milan, sfida scudetto per i primi e sfida da dentro o fuori definitivo per l'Europa per la Fiorentina.
In contemporanea, come se non bastasse, settimana scorsa è arrivata la riduzione a 2 giornate di squalifica per Zlatan Ibrahimovic, colpevole di aver dato una manata a Marco Rossi in Milan-Bari. La riduzione è sembrata tutt'altro che giustificabile tecnicamente, giustificabile politicamente sì. Salta il derby ma sarà presente nella insidiosa trasferta del Franchi. Risultato? Ibra a Firenze ci sarà, Mutu no. La Fiorentina perde il suo miglior giocatore, il suo calciatore di maggior personalità ed il Milan lo riacquista. Però, ormai la frittata è fatta, non resta che augurarsi che le parole di Cognigni e Mencucci "così un'eventuale vittoria sarà ancora più bella" non restino lettera morta.