VAMOS... A DIVERTIRNOS!
David Pizarro ha parlato circa 20 minuti in conferenza stampa. Si è mostrato pacato, disponibile, a tratti anche simpatico (godibili le battute sul freddo della Russia, sulle Tod's scontate...) Per assurdo, però, la sua chiaccherata poteva durare molto meno, al massimo 5 minuti. Il tempo necessario per esprimere due concetti fondamentali: "Andiamo", riferito all'invito pronunciato da Montella. E poi: "Divertiamoci", riferito al piacere di giocare a calcio, al gusto di restituire entusiasmo ad una piazza "tosta" (Pizarro dixit) ma allo stesso tempo depressa come quella di Firenze. Noi abbiamo cercato di fondere questi due principi: "Andiamo e divertiamoci"... "Vamos a divertirnos". Del resto, nella giornata di oggi, Firenzeviola.it si è divertita a raccontare una Fiorentina che parla sempre più straniero (LEGGI QUI) ed una Fiorentina spagnoleggiante, sudamericana: come lingua e come appartenenza dei suoi giocatori (LEGGI QUI). Ma andiamo con ordine.
Vincenzo Montella ha cinque anni più di Pizarro ('74 l'aeroplanino, '79 il "pek") ed ha giocato col cileno due campionati nella Roma. Onestamente pensavamo di più, in realtà solo due stagioni. Eppure sono state sufficienti ad instaurare tra i due un legame fatto di fiducia e stima reciproca. Lo ha raccontato lo stesso Pizarro... "David, perchè hai scelto Firenze?", recitava la domanda. "Perchè mi ha chiamato Montella. Mi ha detto... Andiamo! E subito mi ha convinto. Quando ti chiama l'allenatore in persona, è la cosa più bella". Pizarro è in Italia dal 1999 e avrà capito benissimo l'invito formulato in italiano, ma a noi piace pensare che Montella gli abbia detto: "Vamos David! Vamos a Firenze". O chissà... "David, iamme ià!", in napoletano stretto. Comunque un incitamento che valeva anche per se stesso, la precisa volontà di andare e conquistare una tifoseria che da tempo ha smesso di sognare, ha abbandonato la squadra e che non aspetta altro di reinnamorarsi del colore viola. Anzi... riappassionarsi, perchè l'amore, quello no, non è mai svanito.
Pizarro parte seconda. Ancora una domanda... "David, cosa serve alla Fiorentina per tornare grande?" Risposta, immediata: "Ci dobbiamo divertire, tutti insieme. Se facciamo gruppo, ci divertiremo". Ecco la fusione dei due concetti: "Andiamo e divertiamoci", "Vamos a divertirnos". David Pizarro lo ha detto col candore di un bambino: chiunque giochi a pallone lo fa per divertirsi, anche il professionista più pagato. Per questo una frase apparentemente ordinaria, banale, pronunciata da un giocatore ormai 33enne, assume un'importanza capitale. Diventa il fulcro sul quale costruire la stagione della Fiorentina. E ci tornano in mente le parole che il 17 luglio 2010 leggemmo in quel di Cortina... "Il calcio è un divertimento". Al tempo, quelle parole scritte su una maglietta, erano sopratutto uno spot, un imbonimento per distogliere l'attenzione da una società che si stava ripiegando su se stessa. Oggi no, oggi queste parole devono diventare la base per risalire, per riappropriarsi della storia, del blasone, del ruolo che la Fiorentina ha, da sempre, nel calcio italiano. Montella è qui per questo, Pizarro è qui per questo, Pradè e Macia lavorano per questo, Andrea Della Valle (Moena docet) è motivato per questo. A tutti diciamo... "Vamos a divertirnos". Proviamo a divertirci, tutto il resto viene di conseguenza.