UN ANNO DOPO
Era il 26 giugno 2017 quando i Della Valle fecero il famoso comunicato di cessione della società, rendendosi "disponibili ad accogliere offerte concrete". Offerte che ovviamente non ci sono state, soprattutto da parte di quegli imprenditori fiorentini sempre molto critici ai quali si rivolgeva in particolare la proprietà viola. Dopo un anno la situazione è molto cambiata, in particolare dal famoso e tragico 4 marzo che li ha riportati a Firenze per la morte di Astori, con i Della Valle che hanno archiviato definitivamente la vendita, andando avanti anzi nel progetto dello stadio (ed oggi il Comune - con l'approvazione della variante di Castello per la nuova Mercafir -ha fatto un altro passo avanti per mettere la proprietà nelle condizioni di procedere) e soprattutto di un nuovo centro sportivo giovanile. Certo concretamente non c'è ancora nulla, se non un plastico di 15 mesi fa circa, ma la strada sembra segnata. Anche dal punto di vista tecnico si parla di continua crescita e la possibile riammissione all'Europa League sarebbe di sicuro un premio all'annata difficile ma per certi versi straordinaria della scorsa stagione e uno stimolo in più per costruire una Fiorentina più forte.
Considerando anche la Primavera in finale scudetto per due anni di seguito e la squadra femminile in Champions, il bilancio è positivo. Certo con l'autofinanziamento (che deve coprire anche gli altri comparti) il lavoro di chi fa mercato non è facile, visto che appena esce un nome anche apparentemente normale iniziano a lievitare i costi (vedi Meret) e lì si scopre che il budget di Corvino è veramente poca cosa per competere con le big. Un passo alla volta, magari a forza di prestiti con diritti di riscatto, comunque anche i tasselli mancanti si riempiranno e la stagione avrà inizio, manca solo la Uefa a dirci quando ripartire. Insomma da quel 26 giugno 2016 difficile dire se tanto o niente è cambiato ma la sensazione, dopo i forti dubbi di un anno fa, è che una Fiorentina 2.0 sia già iniziata.