TURNOVER SÌ - TURNOVER NO: IL PRIMO BIVIO DELLA STAGIONE
L'Europa della Fiorentina riparte da Vienna. La seconda avventura dei viola in Conference parte dalla sfida di giovedì sera contro il Rapid Vienna, un avversario dalla condizione fisica già rodata e reduce da due "manite" nel giro di una manciata di giorni, tra il ritorno dei preliminari di Conference di Debreceni e la sfida di Bundes austriaca col Lienz. L'ottimo stato di forma di un avversario comunque più che abbordabile non è l'unica incognita della trasferta in terra d'Austria. Quelle che separano i viola dall'impegno dell'Allianz Stadium saranno ore di riflessione intensa per Vincenzo Italiano: alla sua seconda chance in Europa, il tecnico originario di Karlsruhe dovrà decidere come approcciare al cammino europeo.
In bilico tra la tentazione di riproporre in blocco la formazione che ha incantato all'esordio in campionato col Genoa ed un'altra tentazione, quella di cedere al turnover estremo adottato all'inizio della scorsa stagione, il comandante dei gigliati ripenserà anche a cosa successe esattamente un anno fa, quando per la prima volta si trovò ad affrontare il doppio impegno campionato-coppa europea. Riguardando le scelte effettuate all'inizio della scorsa stagione, il turnover di Italiano fu sistematico per le prime gare. Sei cambi tra l'esordio contro la Cremonese e l'andata dei playoff col Twente, addirittura nove novità tra la vittoria contro gli olandesi e lo scialbo 0-0 di Empoli, sette invece tra il match del Castellani ed il ritorno ad Enschede. Una rotazione scientifica che continuò anche nelle settimane successive, coincidendo col momento più difficile della gestione Italiano, a cui in tanti imputavano un'eccessiva indole a rimescolare sempre le carte e le formazioni.
Al secondo anno nei circuiti internazionali, il tecnico ex Spezia deve dimostrare di essere cresciuto anche nella gestione della rosa: l'esperienza acquisita e la situazione attuale, diversa sia per le alternative arrivate in estate sia per i tanti casi di mercato ancora aperti (Jovic e Amrabat su tutti) suggeriscono un utilizzo più limitato del turnover in vista di Vienna. Partendo ad esempio dalla difesa, dove dovrebbe essere confermato in 4/5 il blocco di Genova, con l'unica novità che vedrà l'avvicendamento tra Dodò e Kayode. Anche la coppia in mediana va verso la conferma, mentre in avanti Italiano è tentato di far debuttare Lucas Beltran dal 1'. Dubbi e suggestioni che Italiano, forte anche degli errori della scorsa stagione, dovrà sciogliere nel giro di quarantotto ore.