TRE "D"... E DUE "C"
E adesso serve aggiornare di nuovo l'archivio. Con quella sensazione di stupore che ogni volta sembra l'ultima, e che invece si ripropone come una cena non digerita. Perchè questa Fiorentina (quella che molti in società amano chiamare senza l'articolo) continua a regalare colpi di scena ogni volta più improvvisi, clamorosi, goffi. Raramente, del resto, si era assistito a firme sbucate fuori all'ultimo minuto su scritture private relative alla volontà di un calciatore di restare o meno in un club.
Altrettanto raramente si è osservato una società raccontare tutto e il contrario di tutto sulla vicenda in questione, con tanto di diniego ad altre squadre italiane, ad oggi decaduto vista la prossimità tra Salah e la Roma. D'altronde è di per sè raro trovare una società dove l'allenatore si esonera al termine di una settimana di comunicati, salvo poi attendere, per lo stesso tempo, un altro allenatore già contrattualizzato da altra società.
Caos e contraddizioni: due "c" che mal si sposano conle tre "d" che, invece, lo stesso Diego Della Valle ha sempre reclamizzato (dignità, dovere e divertimento). E se miriamo lo sguardo altrove, difficilmente c'imbatteremo in così tante indicazioni riferite alla piazza spesso e volentieri in ritardo, senza che fossero tra loro concordi, e dettate da una moltitudine di dirigenti (oltre una decina) tra i quali ormai è complicato anche capirne le funzioni. E così si va dalle rassicurazioni del d.g. al termine del c.d.a (si parla anche così di calcio, tanto più se l'articolo di cui sopra non interessa come evidentemente non interessano altri aspetti emozionali del calcio) fino ai caffè del patron che tra una grappa e l'altra rilancia "cinque acquisti" e "la voglia di continuare a provare a vincere".
Buon per i tifosi in vacanza in montagna che hanno molto gradito, meno per coloro che vorrebbero solo chiarezza. Perchè in Fiorentina, è vero tutto e il contrario di tutto. Dagli acquisti per ravvivare la campagna abbonamenti ai giovani cresciuti nel vivaio. Ha riassunto tutto dagli States il presidente esecutivo Cognigni, d'altronde, con la rinnovata politica dei giovani, e la stessa rivoluzione tecnica che proprio quell'allenatore esonerato settimane fa aveva chiesto. E intanto l'archivio è ancora da aggiornare. Perchè va catalogata anche la vicenda Milinkovic Savic. Con il giocatore che scoppia in lacrime e sul più bello non firma. Nella sede viola. Ed è tutto vero, non è uno scherzo.
La Fiorentina, dal canto suo, può anche aver fatto bene a rompere l'attesa a oltranza, ma certamente l'arrivo in città, e poi in sede, non ha regalato una bella figura a nessuno. Anzi. E se è vero che la società cerca uomini ancor prima che calciatori (come tutte le altre che pensano di fare calcio con un proprio stile), non è pensabile che si potesse essere all'oscuro di una fragilità psicologica del ragazzo così evidente. Il danno d'immagine, quasi pari all'attesa vana di qualche anno fa di Berbatov a Peretola, è innegabile, come innegabile è la perplessità di fronte a un'improvvisazione che sembra regnare in ogni aspetto societario della Fiorentina, mercato incluso.
Tempistiche sballate, comunicazione interna ed esterna come minimo contorta, una struttura abnorme, ed enormi problemi a "saper vendere" il proprio prodotto, anche quando il club avrebbe le sue ragioni. Come del resto nel caso Milinokovic Savic. Caos e Contraddizioni, appunto. Ancora una volta, la Fiorentina è riuscita a rimanere al palo. Nel caso specifico portando a Firenze un ragazzo che, evidentemente, si era giudicato troppo frettolosamente. La lista di coloro i quali non comprendono, o non vogliono comprendere, la grandezza del progetto viola, intanto, si allunga.
Un'altra vicenda difficile da ritrovare altrove, un'altra uscita a vuoto di una società che non riesce a ingranare la marcia, e che ad oggi, 26 luglio, ha portato a Paulo Sousa Mario Suarez cedendo tuttavia il suo miglior difensore, Savic. A proposito, complice il comunicato prima pubblicato, poi modificato, qualcuno ha ben chiaro se lo spagnolo è arrivato a titolo temporaneo o definitivo?...