TORO-VIOLA, Un'occasione per parlare di mercato
Torino - Fiorentina. La partita dell'anno. La partita che vale una stagione e forse un Progetto. Quello viola. Il progetto dei Della Valle e di Pantaleo Corvino oltre che, naturalmente, di Cesare Prandelli. La qualificazione alla prossima Champions League potrebbe essere uno snodo fondamentale nel percorso di crescita della società gigliata. Raggiunto il quarto posto il mercato viola registrerebbe un'accelerata forse decisiva nella gara ad inseguimento della Fiorentina alle grandi del calcio italiano. Testa bassa e pedalare dunque, verso Torino, verso la partita dell'anno. I giocatori dovranno pensare solo a portare a casa i tre punti. Il resto verrà in seguito. Per i dirigenti invece, la trasferta all'ombra della Mole potrebbe essere una ghiotta occasione per parlare di mercato con la dirigenza granata. Tanti sono infatti gli affari in vista tra queste due società. Vediamo.
Comotto è da considerarsi, al 99 per cento una calciatore della Fiorentina. Doveva arrivare a gennaio, arriverà con qualche mese di ritardo. Un altro calciatore che stuzzica non poco il palato di Corvino è Alessandro Rosina, perfetto per il 4-2-3-1 immaginato da Prandelli per la viola che verrà. La trattativa è complicata. Cairo non ha molta intenzione di privarsi del suo gioiellino ma nella Fiorentina militano calciatori alquanto appetibili per il Toro. Uno su tutti: Pazzini. I granata necessitano di un centravanti mal'attaccante toscano non si muoverà da Firenze. Ecco allora che i nomi buoni potrebbero essere quelli di Cacia ed Osvaldo, che l'anno prossimo, con il probabile arrivo di Gilardino e quello sicuro di Jovetic, vedranno ridursi il già limitatissimo spazio all'interno del gruppo viola. Uno dei due, più soldi, potrebbe finire al Torino proprio in cambio di Rosina. Capitolo Liverani. Anch'egli piace molto a Cairo e Corini in questa stagione non ha convinto. Da tempo si parla di un possibile approdo del regista viola in Piemonte e la prossima estate potrebbe avverarsi, anche perchè è in scadenza di contratto e ancora non ha accettato la proposta viola: due anni con riduzione dell'ingaggio. Staremo a vedere, quel che è certo è che mentre sul campo i calciatori viola si giocheranno il loro futuro, sulle tribune i dirigenti delle due società potrebbero gettare le basi per operazioni di mercato importanti.