TOMOVIC, A JOJO DICO TORNA. SIAMO CALATI MENTALMENTE
Nenad Tomovic, difensore della Fiorentina, ha parlato della situazione attuale che si vive in casa gigliata:
"Non possiamo essere contenti di questo primo periodo, guardando i punti e la classifica. C'è qualche rammarico per le partite interne, nelle quali abbiamo perso tanti punti. Ma c'è tempo per recuperare, anche per l'equilibrio di questo campionato. Con un paio di vittorie di fila possiamo tornare su. Se ci accontentiamo del risultato sbagliamo: serve essere più concentrati, già all'inizio della ripresa, e non buttarsi giù quando prendiamo gol. Si è visto soprattutto domenica con la Samp, quando dopo aver fatto il miglior primo tempo dell'anno siamo calati appena subita la rete. Vogliamo sempre recuperare subito, ed è sbagliato. Sousa? All'inizio della preparazione abbiamo lavorato diversamente, con preparatori e lavoro in palestra basato sulla forza. Con il mister abbiamo fatto le stesse cose dell'anno scorso, seppur qualche cambiamento ci sia stato. I nostri principi però sono sempre gli stessi. Non deve essere una scusa per questo inizio di campionato. Corvino? Sono stato sorpreso: non lo conoscevo, ed è una persona aperta e diretta nell'esprimere il suo pensiero. Avere in squadra uno come lui è molto importante: con quelle poche parole che ci dice è in grado di farci crescere. ADV? Il presidente è quasi sempre con noi, soprattutto nei giorni prima delle partite. È importante avere queste persone così rilevanti nel club vicino a noi.
Fischi? Quello che mi ricordo sono cose che succedono spesso quando non otteniamo i risultati che vuole la tifoseria. Siamo noi i primi ad esserne delusi, vogliamo vincerle tutte, anche se non ci riusciamo sempre. Siamo calati dal punto di vista mentale, forse perché abbiamo pensato di aver già vinto le partite in partenza. Abbiamo la sosta per lavorare e tornare sul giusto cammino. Siamo sempre noi ad andare in campo, e ad uscire da questo momento. Dobbiamo essere forti mentalmente, dimenticarci del resto, e concentrarsi sul campo. Difesa? Le critiche fanno parte del nostro lavoro, soprattutto quando non si vince, o si prendono gol, la colpa va spesso ai difensori. Il nostro obiettivo di quest'anno era subire molti meno gol ed abbiamo migliorato questo aspetto, ma non solo noi: tutta la squadra difende meglio, come gruppo. Mi trovo meglio con la difesa a tre, anche se il nostro modulo è diverso da quando si difende a quando si imposta.
Cosa rappresenta la Fiorentina? A Febbraio prolungando il contratto ho fatto una scelta di vita. La mia famiglia e io stiamo bene qua a Firenze. Solo il nome Fiorentina per me è importante. Se mi chiama Mihajlovic? Gli dico che ho un contratto con la Fiorentina e che sono contento qui. La mia prima scelta è la Fiorentina, poi non si sa mai cosa succede. Jovetic? Gli direi di tornare volentieri perchè noi come squadra abbiamo bisogno di lui e magari lui in questo momento ha bisogno di un ambiente come Firenze dove ha già giocato facendo le sue cose migliori. Il crollo dell'anno scorso? Nella prima fase neanche noi ci aspettavamo quella classifica e in ogni partita eravamo sicuri di poter vincere. Dovremmo ritrovare quello spirito e quel tipo di gioco dello scorso anno. Obiettivo? Punto a vincere partita dopo partita. Le asticelle dipendono dai risultati. Il nostro obiettivo è rimanere in Europa League, magari facendo un salto in più in classifica. Vincere un trofeo? Soprattutto in Coppa Italia abbiamo una voglia di rivincita per quello che è successo l’anno scorso. Sappiamo che vincendo alcune partite la strada per la finale è più facile. In Europa League vogliamo chiudere bene il girone, poi vedremo. La vita nella città? Mi piace tutto di Firenze. Da quando sono nate le mie figlie comandano loro su dove andare e cosa fare. Spesso spingo il passeggino per il centro. Il mio hobby della cucina? Ultimamente ho fatto ottime ricette di pesce perché ho trovato una pescheria ottima in Borgo Ognissanti e mi sono specializzato nel polpo briaco. Se continuo così posso superare presto mia moglie ai fornelli”.