TOLTO ANCHE L'ULTIMO "SASSUOLINO"
E’ un 33 (il punteggio in classifica) che sa di salute, quella che emana la Fiorentina al quarto posto certo e a tre soli punti dal Napoli. Sembrava che, anche stavolta, la squadra non fosse in grado di sfruttare il nuovo stop dei partenopei, visto che il gol di Rossi è arrivato a soli dieci minuti dal fischio finale.
Non è stata una gran partita e i nostri sembravano già in vacanza e infastiditi da questo nuovo impegno. Pochi lampi di bel gioco e anche pochi tiri in porta, nel primo tempo solo uno da parte di Ilicic, che è stato anche il migliore in campo. Si sarebbe meritato il gol se quel palo non si fosse trovato proprio lì, sulla linea del suo tiro. Si è arrabbiato molto e anche questo è un buon sintomo. L’assist, per questo gol mancato, lo aveva fatto Giuseppe Rossi che, sazio del suo quattordicesimo marchio, aveva messo la sua classe a disposizione del compagno. Non sappiamo più cosa dire del nostro numero 49, siamo tranquilli anche quando si vede poco e non sembra in giornata: bastano pochi istanti e lui trasforma le partite.
Nel primo tempo, la colonia di piccoli juventini (Berardi, Marrone, Zaza e Ziegler) sembrava motivata a vendicare “la casa madre”, presa a schiaffi a Firenze, a suon di fervore agonistico che è rimasto però fine a se stesso, visto che Neto ha neutralizzato i pochi tentativi del Sassuolo. Per farci venire qualche brivido, vista la noia della gara, il nostro portierino si è messo a scartare l’avversario su un disimpegno non proprio felice. Lo ha fatto per attirare l’attenzione, mica per altro, visto il dribbling!
E’ stato l’ennesimo coronamento di una bella giornata, il dono per quei cinquemila tifosi che si sono mossi per l’ultima gara del 2013, per stare vicini alla Viola. Ma in fondo per tutti coloro che amano questa Fiorentina un po’ pazzerella, un po’ incostante, un po’ imprevedibile, un po’ presuntuosetta come in fondo lo sono tutti i fiorentini. Chi si assomiglia, si piglia, dice il saggio e noi amiamo per questo in modo totale la nostra squadra.
Arriva ora il momento del rompete le righe e dei bilanci di fine anno ma, senza stare a dare troppo importanza ai numeri, ma alle emozioni, possiamo solo dire che è stato un anno magico, che ci ha riportato in Europa, che ha visto arrivare uomini importanti, che ci ha dato riconoscimenti unanimi per il livello del calcio giocato e che vede l’impegno di tutti per proseguire su questa strada. La Juve e la Roma sono forse irraggiungibili ma, il terzo posto e la Champions, meta prefissata dalla famiglia Della Valle, possono non essere solo un sogno.
La Signora in viola