TABÙ TRASFERTA
La vittoria sull'Atalanta, a suo modo, ha rappresentato un bel punto di svolta per la Fiorentina. Non soltanto la quarta vittoria su altrettante gare al Franchi, ma anche tre punti strappati a una diretta concorrente in una giornata non propriamente brillante. La squadra di Pioli che fin qui aveva sempre abbinato buone trame di gioco ai risultati domenica è riuscita a portare a casa il risultato anche senza esprimersi al meglio, ed è questo un segnale di crescita al quale aggiungere i prossimi tasselli.
C'è bisogno in altri termini di un'impresa da realizzare lontano dal fortino del Campo di Marte, presto destinato a colorarsi ancora di più. Serve quell'ulteriore iniezione di fiducia che i viola si stavano concedendo a San Siro e che Mazzoleni ha interrotto sul più bello. Servono tre punti lontano dal sostegno costante della curva, e in mezzo a un ambiente assai diverso come si preannuncia quello laziale reduce dalla sconfitta nel derby ad opera della Roma.
La prima vittoria esterna significherebbe legittimare ancora di più una classifica che al momento fa stropicciare gli occhi ai tifosi e sognare traguardi insperati, ma anche tramutare in punti in classifica quanto di buono fatto vedere sino a ora negli stadi di Napoli, Genova e Milano. Se contro Insigne e compagni i viola avevano pagato un atteggiamento troppo rinunciatario contro Samp e Inter sono emerse leggerezze che la Fiorentina deve dimostrare di aver già dimenticato. Perchè tornare da Roma con una vittoria, la prima della stagione in trasferta, vorrebbe dire alimentare le già forti prospettive di una stagione come minimo coinvolgente per Pioli e la sua squadra.