SOUSA, LO SPOGLIATOIO E... TUTTO IL MONDO FUORI

05.04.2016 18:29 di  Luciana Magistrato   vedi letture
SOUSA, LO SPOGLIATOIO E... TUTTO IL MONDO FUORI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina ha bisogno di un confronto tra tutte le parti in causa per ripartire. C'è consapevolezza e quasi timore che questo derby, da sempre sottovalutato, stavolta sia davvero importante per la viola. Per questo a pranzo c'è stato un confronto sereno tra Sousa e un paio di dirigenti, Rogg e Pradè, oltre al fedele Moioli. Ma perché proprio a pranzo? Perché, secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it per il tecnico portoghese nessuno può entrare nello spogliatoio, dirigenti compresi. Una specie di posto per lui inviolabile che dunque "costringe" a fare confronti solo fuori da lì. A volte è accaduto che il ds Pradè o il dg Rogg, a dire il vero, abbiano parlato ai giocatori ma è cosa rara e almeno stavolta non è accaduto. Il tecnico d'altronde vive anche l'allenamento come un momento molto privato, tanto da aver vietato a chiunque non siano i dirigenti più importanti o la proprietà quando è a Firenze di guardare gli allenamenti.

Non parliamo solo di persone esterne, molto diminuite rispetto alla gestione Montella, ma anche ai dirigenti e collaboratori viola. Ne sa qualcosa, ad esempio, il povero Vincenzo Guerini che, pur club manager fino alla scorsa stagione e tuttora al centro sportivo per relazionare -anche per iscritto- il ds Pradè sui giocatori visti come osservatore per la società (prestiti, giovani in serie B e non solo), non può guardare gli allenamenti come se fosse una "spia" avversaria o della stampa. Insomma, massima apertura verso i tifosi ma massima blindatura di allenamenti e cose di spogliatoio e "...tutto il mondo fuori" come canta il buon Vasco Rossi. Giusto o sbagliato, questo è Paulo Sousa che dovrà dunque motivare da solo la Fiorentina per convincerla di essere quella vincente dell'autunno-inverno e non quella bruttina e spompata vista in queste ultime cinque-sei partite.